"Perché rende finalmente chiaro che qualsiasi cosa si faccia si sbaglia. Per mesi l’associazione, organizzatrice della manifestazione, sentì ripetere come un mantra di aver commesso un grave errore a realizzare il Raduno di aprile 2018 fidandosi della parola dell’amministrazione precedente sull’erogazione del contributo comunale".
"Adesso, di fronte al rifiuto di voler ripetere lo stesso errore per il 2020, l’assessore dichiara: «dispiace che non si siano fidati del nostro interesse e della nostra parola, al contrario della fiducia accordata alla parola della scorsa amministrazione». In altre parole: l’associazione fece male a fidarsi della parola dell’amministrazione precedente e fa male a non fidarsi della parola dell’amministrazione attuale. Davvero singolare! Soprattutto se la pretesa di fiducia arriva da un’amministrazione che il più delle volte non risponde e quando lo fa ha tempi esageratamente dilatati".
"Ancora due precisazioni, per l’ultima volta perché, come dice il proverbio, non c’è peggior sordo. La prima riguarda le richieste di chiarimenti, sempre senza risposta, sui contributi dati ad associazioni che, come facciamoCIRCO, non avevano atto amministrativo scritto della giunta precedente ma sono state ugualmente liquidate da quella attuale".
"La seconda è che la mancata partecipazione di facciamoCIRCO al bando pubblico Call for ideas, sia nel 2018 sia nel 2019, non è una scelta ma un’imposizione, e questo l’assessore Italiani lo sa bene".
"L’anno scorso la Call fu lanciata il 29 novembre; la pubblicazione delle proposte preselezionate dalla Commissione tecnica fu a febbraio; gli incontri con le singole associazioni, per definire entità del contributo e modalità di collaborazione, iniziarono a marzo inoltrato. Quest’anno nulla fa prevedere tempi diversi".
"Quindi sì, assessore, «ciò che appare evidentemente possibile per centinaia di organizzatori» per facciamoCIRCO è impossibile: come fu spiegato con dovizia di dettagli in occasione dell’unico incontro (e allora sembrò averlo ben compreso) non si può organizzare un evento grande e complesso come il Raduno in poco più di un mese! A proposito, per correttezza d’informazione, come si legge sul sito istituzionale del Comune, i soggetti proponenti alla Call per il 2019 furono 38, non centinaia come afferma l’assessore, con 52 proposte delle quali 28 selezionate dalla Commissione tecnica. Dunque, diversi degli «oltre 200 eventi che hanno arricchito il calendario di Sarzana quest’anno» sono stati approvati al di fuori della Call. Ma il Raduno, evidentemente, non può rientrare tra questi".
"L’assessore Italiani potrà anche dolersene ma a deciderlo è l’amministrazione, non certo l’associazione facciamoCIRCO".
FacciamoCIRCO