“Dopo la nostra pubblica denuncia di alcuni mesi fa, dove si evidenziava la pericolosità di allestire contemporaneamente 17 km di cantieri su 50 km sulla tratta autostradale che da Sestri Levante va fino a Sarzana comprensivo del raccordo autostradale La Spezia-Santo Stefano di Magra, le inchieste svolte dagli organi di stampa sulla pericolosità delle tratte autostradali della Liguria, oggi ci troviamo di fronte all’ennesima dimostrazione di chi fa il proprio lavoro pensando esclusivamente ai guadagni, non rispettando contratti stipulati ma peggio mettendo in secondo piano la sicurezza di chi opera in quei tratti autostradali, in regime di convenzione tra Ente concessionario (SALT) e Ministero dell’Interno, ossia le donne e gli uomini della Sottosezione Polizia Stradale di Brugnato.”
Inizia così l’intervento di Matteo Bianchi Segretario Generale Regionale Vicario di FSP Polizia di Stato, sulla insostenibile situazione che stanno vivendo gli operatori della Polizia Stradale di Brugnato: "in questi giorni nelle disponibilità di detto ufficio vi è una sola autovettura operativa, con alle spalle 300000 km circa effettuati. La convenzione prevede che vi siano in funzione minimo 5 autovetture, ma la SALT, nonostante le varie richieste fatte dai vertici della Polizia Stradale spezzina, sembra fare orecchie da mercante, infischiandosene totalmente di questa assurda vicenda.
La chiamiamo assurda vicenda perché ad oggi la Sottosezione è costretta ad avere sulla tratta autostradale di competenza solo ed esclusivamente una pattuglia, nonostante in questo 2019 abbia garantito centinaia di pattuglie in più rispetto a quanto previsto in convenzione garantendo in molte occasioni due pattuglie per turno.”
Ancora Bianchi: “Ora la SALT ci deve spiegare alcuni punti, che secondo noi sono fondamentali per capire l’insicurezza in cui operano le donne e gli uomini in divisa: ma se degli operatori su strada per una qualsiasi evenienza avessero bisogno di ausilio di altro personale, come questo si potrebbe portare sul posto? Magari con i propri mezzi privati? Oppure se una pattuglia ritarda il rientro in sede, come spesso accade perché impegnata magari sui rilievi di un sinistro stradale e l’equipaggio del turno successivo deve uscire all’orario d’inizio turno, come può fare senza autovetture a disposizione? Qui ci sembra che la sicurezza degli operatori sia messa ampiamente in secondo piano, e non vorremmo che per scuotere le coscienze di qualcuno non si debbano verificare eventi drammatici in cui a farne le spese siano gli operatori della Polizia Stradale. Tengo ad aggiungere che tale situazione non è dovuta a eventi imprevedibili o accidentali ma legati al normale utilizzo ed usura dei veicoli in questione, quindi situazione ragionevolmente prevedibile.”
Conclude Bianchi: “Questa ripetiamo è l’ennesima dimostrazione del totale disinteresse di chi dovrebbe rispettare una convenzione, non ultima ne è anche la riprova dello stato in cui versano gli edifici della Sottosezione Polizia Stradale di Brugnato, dove ormai sono ben visibili sulla facciata i segni del tempo che passa senza che alcuna ristrutturazione venga fatta. Auspichiamo che questo nostro ennesimo grido dall’allarme non rimanga inascoltato, ma che le istituzioni locali, ad iniziare dall’Assessore regionale ai trasporti, possano interessarsi a quanto sta accadendo nei tratti di competenza autostradale nell’estremo levante ligure”