SINAPSI è un’iniziativa coordinata dall’Università degli Studi di Genova, dell’Istituto di Scienze Marine-Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Université de Toulon, dell’Autorità di Sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, del Consorzio LaMMA, dello European Research Institute e della Chambre de Commerce et d’Industrie du Var. Il progetto, della durata di 36 mesi, è finanziato per oltre due milioni di euro.
Sono cinque i porti coinvolti in SINAPSI: Genova, La Spezia, Livorno, Piombino e Tolone. I bacini portuali in parte sono già dotati di sensori che permettono di misurare le condizioni meteo-marine, in parte ne sono sprovvisti: nelle prossime settimane gli esperti del progetto SINAPSI valuteranno la situazione caso per caso per procedere poi, se necessario, all’implementazione degli strumenti tecnologici per definire campi di corrente e modo ondoso nei porti minuto per minuto. Dati su cui verranno applicati modelli matematici per ottenere un quadro più ampio del panorama meteo-marino.
L'obiettivo finale è dotare le Autorità marittime, le Autorità portuali, i piloti e i comandanti di navi sia commerciali sia da diporto di uno strumento tecnologico in grado di fornire informazioni costantemente aggiornate in tempo reale sulle condizioni del mare in prossimità e all’interno degli specchi d’acqua portuali, affinché le imbarcazioni possano pianificare e realizzare al meglio le operazioni di manovra e di avvicinamento alla banchina, riducendo i rischi. Sempre secondo l’ultima relazione del ministero dei Trasporti, nel 2017 i sinistri marittimi hanno causato 89 feriti e 18 morti.
L’idea del gruppo di lavoro di SINAPSI è integrare le informazioni prodotte all’interno del progetto con quanto già realizzato nelle altre iniziative finanziate nell’ambito del programma Marittimo 2007-2013 e 2014-2020 e completare la rete di monitoraggio già presente per la misura dei parametri meteo-marini.
SINAPSI nasce da alcune reali necessità riscontrate nei porti coinvolti. Per esempio, nel Porto di Genova, in seguito al dragaggio dei fondali, la dinamica delle correnti si è modificata e ha reso necessaria l’acquisizione di nuovi dati e nuove informazioni, come sottolinea il professor Marco Capello, docente di Oceanografia e fisica dell’atmosfera dell’Università degli Studi di Genova e responsabile del progetto SINAPSI.
«SINAPSI e gli altri quatto progetti presentati questa mattina vogliono realmente diminuire i rischi della navigazione – commenta il professor Capello - Noi, in particolare, vogliamo creare una rete tra le informazioni prodotte da modelli matematici e quelle rilevate nei vari porti per informare in tempo reale gli operatori marittimi di quello che sta accadendo in questi bacini – a proposito soprattutto di correnti e onde - attraverso una app o una piattaforma web. Nel farlo, cercheremo anche di capitalizzare i risultati di precedenti progetti, per esempio per fornire anche informazioni relative al vento che, in certi casi, può rendere molto difficile effettuare le operazioni in porto. SINAPSI punta, infine, a mantenere le strumentazioni che verranno installate nei bacini portuali dopo la fine del progetto, affinché si possa davvero fare un passo avanti per garantire la sicurezza in questi luoghi».
SINAPSI è un progetto europeo Interreg Marittimo che fa parte di un cluster di progetti della stessa famiglia, composto da: Alacres 2, OMD, ISIDE e LOSE+, che hanno deciso di mutualizzare studi, risultati e prodotti.
Sono coinvolti:
1. Università degli Studi di Genova (UNIGE - DISTAV-DICCA) https://www.unige.it/
2. Istituto di Scienze Marine - Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR) www.ismar.cnr.it
3. Università di Tolone (UTLN) www.univ-tln.fr
4. Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale (ADSP-MTS) www.portialtotirreno.it
5. Consorzio LaMMA (LaMMA) www.lamma.rete.toscana.it
6. European Research Institute Onlus (ERI) www.europeanresearchinstitute.eu
7. Camera di Commercio del Var (CCIV) https://www.var.cci.fr/