All’esito di un’intensa attività investigativa condotta senza sosta dal 17 agosto scorso, quando alle ore 6.30 del mattino le Volanti intervenivano poco lontano dalla Questura, in viale Italia, per un litigio in strada che lasciava a terra un giovane nordafricano accoltellato al gluteo, la Squadra Mobile spezzina ha identificato e deferito tutti i responsabili.
La puntuale ricostruzione della dinamica dei fatti ha consentito di accertare che la vittima, un 31enne marocchino irregolare sul territorio nazionale, durante la notte, mentre si trovava all’interno dell’appartamento in cui abitava, in viale Italia, poco distante dal luogo dell’aggressione, aveva avuto una vivace discussione con un suo coinquilino, apparentemente per motivi legati alla convivenza. Uscito dall’immobile per fumarsi una sigaretta, mentre raccontava ad un amico della lite avvenuta poco prima, notava alcune persone, che conosceva solo di vista, dirigersi verso di lui con fare minaccioso. Impaurito, dapprima tentava di reagire poi, fuggito in direzione del Mc Donald’s, veniva raggiunto e colpito al gluteo con un grosso coltello, perdendo i sensi.
La meticolosa attività d’indagine ha accertato che a fronteggiarsi erano stati due gruppi di nordafricani particolarmente aggressivi: da una parte il cittadino marocchino, che prima di essere accoltellato si era armato di sassi, e l’amico, connazionale, che nell’occasione brandiva un martello; dall’altra, almeno due cittadini tunisini, un 38enne possessore del coltello poi utilizzato per procurare le lesioni al gluteo e un 31 enne, entrambi irregolari sul territorio nazionale.
Tre stranieri sono stati indagati in stato di libertà per rissa aggravata dalle lesioni e chi ha sferrato i fendenti è stato denunciato anche per lesioni aggravate, mentre si sta stringendo il cerchio sul quarto straniero.
Nel corso delle indagini, gli agenti sono risaliti all’appartamento in cui viveva il ferito e, tra l’altro, hanno ascoltato tutte le persone che potevano fornire informazioni utili sui fatti, nonché acquisito ed esaminato i numerosi filmati dei circuiti di videosorveglianza presenti in zona.
Alla chiusura dell’attività investigativa, sono stati avviati i conseguenti controlli amministrativi di polizia sull’unità immobiliare oggetto della difficile convivenza.