Nello scorso pomeriggio un equipaggio della Squadra Volante della Polizia di Stato è intervenuto in Piazza Brin a seguito della richiesta di soccorso pervenuta da parte di due minorenni, poco prima rapinati da una sconosciuta.
I due minorenni hanno raccontato agli operatori che poco prima presso i giardini della scuola “2 giugno” avevano chiesto alla donna se poteva cambiare due banconote da 20 euro in tagli minori. La donna rispondeva affermativamente ma, appena i ragazzi le consegnavano le banconote, fuggiva.
Immediatamente i ragazzi chiamavano il NUE 112, fornendone all’ operatore della sala operativa una puntuale e precisa descrizione.
Nel tentativo di recuperare i soldi, i due minorenni si avvicinavano nuovamente alla donna, che minacciava e spintonava uno di loro, tanto da indurli ad allontanarsi.
Immediatamente giungeva sul posto un equipaggio della Squadra Volante, già presente in zona, che rintracciava la donna, seduta in piazza Brin, in compagnia di alcuni cittadini extracomunitari, riconoscendola come soggetto già noto alle forze dell’ ordine e con precedenti specifici per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
In considerazione di tale “conoscenza”, grazie all’ ausilio di personale femminile appartenente alla locale Polizia Municipale, la donna (spezzina, classe 1992) veniva sottoposta a perquisizione personale, in esito alla quale veniva trovata in possesso di una somma di denaro e, soprattutto, alcune dosi di sostanza stupefacente, ben confezionate.
Nonostante la violenta reazione della donna al controllo da parte degli operatori della Volante, la stessa veniva condotta presso gli uffici della Questura, ove veniva sottoposta a fotosegnalamento e tratta in arresto per il reato di rapina impropria ed indagata in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio. La contestuale perquisizione, effettuata con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga della Guardia di Finanza presso l’abitazione della stessa, dava esito negativo.
Per lei disposti il rito della direttissima dall’Autorità Giudiziaria e la traduzione presso la Casa Circondariale di Genova.