Lo scorso 15 febbraio è stato proposto innanzi al T.A.R. Liguria un ricorso contro i provvedimenti con i quali la precedente Amministrazione Comunale ha autorizzato il progetto della cosiddetta "riqualificazione" del compendio Laurina.
Un ricorso, stando ai ricorrenti, che ha "lo scopo di preservare la bellezza della nostra Città contro quello che la maggioranza della cittadinanza e l'attuale Amministrazione hanno definito - e ritengono - un vero e proprio scempio urbanistico".
Nel corso del consiglio comunale del 28 febbraio, il Sindaco Ponzanelli ha assicurato alla Città che avrebbe fatto tutto il possibile per limitare i danni del progetto approvato dalla giunta precedente. "Quindi - ricostruiscono i ricorrenti - su impulso del medesimo Sindaco e del Presidente del Consiglio comunale Rampi, è stato avviato un tentativo di soluzione della vertenza in via transattiva, al quale non ci siamo sottratti, al fine di ottenere - in cambio della rinuncia al ricorso - il miglioramento della fruibilità pubblica della piazza e dell’aspetto estetico del palazzo in costruzione".
"In particolare - proseguono - ci preme far sapere che, da parte nostra, abbiamo chiesto, all’Impresa e al Comune, utilità a beneficio della cittadinanza tutta: costruzione di un parcheggio pubblico nel sottosuolo di Piazza Martiri, rinuncia da parte dell'Impresa all'ultimo piano dell’edificio in costruzione; rifacimento a verde della stessa Piazza Martiri. L'impresa ha invece inteso conseguire dal Comune il cambio di destinazione d’uso, da ricettivo a residenziale, di una parte dei volumi di sua proprietà. Tale tentativo di transazione non ha sortito effetto positivo, per motivi imputabili non certo a noi ricorrenti ma, a quanto consta, per l'orientamento negativo al mutamento di destinazione d'uso espresso dagli uffici tecnici della Regione Liguria. E' così sfumata un'occasione che avrebbe potuto porre rimedio, almeno parzialmente, all'impatto negativo e pregiudizievole del realizzando intervento".
Proseguono i ricorrenti al TAR: "In proposito, peraltro, non possiamo esimerci dall'evidenziare come, a nostro avviso, l'Amministrazione comunale attuale non abbia condotto nel migliore dei modi il tentativo di accordo, tenuto conto che la stessa avrebbe potuto verificare, sin dai primi contatti, la non fattibilità giuridica della concessione del cambio di destinazione d'uso all'Impresa (che ha da subito presentato tale richiesta) senza attendere svariati mesi; e avrebbe probabilmente potuto far meglio risaltare presso la Regione le motivazioni anche di interesse pubblico sottese alle varianti progettuali, anziché limitarsi - come da ultimo - a invitare l'Impresa a rinunciare "incondizionatamente" a un piano dell’edificio".
"A questo punto - concludono - chiusa la lunga e defatigante parentesi stragiudiziale, non ci resta che tornare ad attendere con fiducia il pronunciamento del T.A.R. Liguria sul nostro ricorso".