Ammanettato e bendato, seduto su una sedia nella caserma di via Selci a Roma.
Ha fatto il giro di tutta Italia la foto di Christian Gabriel Natale Hjort, uno dei due ragazzi americani sospettati di aver ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega.
Oltre all'inchiesta sulla morte dell'agente, la procura di Roma ne aprirà un’altra per verificare se i militari che hanno scelto quel trattamento per il 19enne abbianno commesso i reati di maltrattamento e violenza privata.
Anche il presidente della Regione Giovanni Toti, su Facebook, ha commentato l'episodio: "Agli amici Carabinieri: ragazzi, non facciamo queste cazzate. Non rendono onore a chi siete realmente, rischiano di far passare un carnefice per vittima, e, peggio, influire negativamente in quel processo che dovrà punire severamente chi ha tolto la vita ad un vostro collega".
"Per noi siete e dovete restare i custodi della giustizia non della vendetta - aggiunge Toti - Onoriamo l’unica e sola vittima di questa vicenda, il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, rispettando fino in fondo le regole della Costituzione Repubblicana sulla quale avete giurato. Ho fiducia in voi".
“Un fatto molto grave. Abbiamo subito inviato un’indagine interna – ha detto il comandante generale dell'Arma Giovanni Nistri – È necessario individuare i responsabili”.