“Sono rimasto stupito dal fatto che 24 blocchi di case di edilizia agevolata di ARTE, costruiti nel 1974, hanno evidenziato problemi di fragilità e corrosione strutturale - ha esordito ieri sera durante il consiglio comunale il consigliere Massimo Caratozzolo - A mettere a rischio la struttura sarebbe stato il fenomeno della carbonatazione che ossida i ferri dell’armatura”.
Il consigliere Caratozzolo, nella sua interpellanza, fa riferimento a crolli di edifici costruiti in quegli anni in Italia: “In questi tristi casi - si legge - oltre a tecniche inadeguate sono emerse anche responsabilità precise derivanti dall’uso di materiali di pessima qualità come sabbia di mare per esempio o poco cemento che ha cagionato il rapido deterioramento delle strutture già fragili in partenza”.
“Abbiamo il dovere di tutelare la popolazione - conclude il consigliere - rispetto ad analoghe situazioni ancora non conosciute o divulgate”.
L’assessore Luca Piaggi, rispondendo al consigliere, ha affermato che furono già gli inquilini ad accorgersi delle crepe nelle travi e nei pilastri strutturali: “Questo ha portato ARTE a incaricare due ditte per i rilievi del caso. E’ già in fase di attuazione una programmazione di verifica per quelle situazioni che destano sospetto. Una delle problematiche principali è proprio quella della carbonatazione, ovvero un’alterazione del ph del calcestruzzo, con conseguente indebolimento strutturale".
"Il Comune esegue verifiche su segnalazioni e le trasmette direttamente, in questo caso, ad ARTE - ha concluso l'assessore - La vicenda può essere comunque proposta alla III* commissione (affari pubblici) per approfondimenti del caso, magari coinvolgendo direttamente ARTE”.