Una esperienza che lo ha portato a lavorare con moltissimi di coloro che leggeranno queste poche parole, nei suoi ruoli, diversi e tutti di spessore, a partire da quando fu un bravissimo infermiere (''professionale'', come si diceva allora, uscito nella primissima leva aperta anche agli uomini, dopo gli ''Accordi di Strasburgo'' del 1973) della chirurgia spezzina.
Semplicemente preparatissimo. Poi fu coordinatore di quella struttura; quindi il direttore del primo nucleo di quella che sarebbe, in seguito diventata la Struttura professioni sanitarie; e quindi direttore del polo di formazione universitaria -per la formazione dei moderni infermieri- dove riuscì a ''salvare'' il corso di Laurea alla Spezia, col trasferimento da via Migliari all'istituto Fontana, dove si trova tutt'oggi, qui fu importantissima la sua azione, di concerto con l'Università (quante volte andammo in Regione, con l'allora IPASVI, per questa situazione, con Gian Carlo).
Fu poi, oltre ai ruoli professionali, vice presidente del Collegio e fu specialmente uno dei più assidui, e mi permetto di dire importanti, dirigenti di AIOSS, la storica associazione degli infermieri esperti stomaterapisti. In questo ruolo riuscì a organizzare convegni di spessore internazionale, e non solo in Italia: portò un master di specialità qui, a Spezia, cosa non semplice e che conferma l'impegno che ha speso nel tempo per la Professione, che ha certamente molto amato. Una realtà professionale che lui non solo ha visto modificare nei decenni, ma pensiamo che abbia contribuito a portarla ''un pò più avanti'' nel percorso di crescita.
Addio, Gian Carlo. In forma ufficiale l'Ordine esprime le proprie condoglianze, in rappresentanza dei Colleghi della tua città, del tuo ospedale, e certamente di tutta Italia e non solo, che ti hanno conosciuto e stimato, ai tuoi cari, con un abbraccio alla figlia Simona e ai nipoti.
Ordine Professioni Infermieristiche, La Spezia