Nell’ambito della visita alla Spezia, il Vice Ministro Edoardo Rixi, accompagnato dalla Senatrice Stefania Pucciarelli e dall’Onorevole Viviani ha incontrato i vertici di Confidustria La Spezia.
La delegazione di Confindustria era composta, oltre che dalla Presidente Francesca Cozzani, dal Presidente degli Agenti Marittimi Bucchioni, dell’Associazione Spedizionieri Laghezza, dal Presidente di Aspedo Simonini, dal Presidente di Ance La Spezia Gerini , oltre dai Presidenti delle Sezioni Merceologiche di cui si compone l’associazione.
Nell’intervento introduttivo la presidente Cozzani ha affrontato, fra gli altri, tre argomenti che sono fondamentali per l’intera imprenditoria locale ma, soprattutto, per lo sviluppo economico dell’intero comprensorio spezzino.
La Presidente di Confindustria ha posto l’accento sulla necessità di dare compiuta realizzazione ai programmi infrastrutturali da decenni programmati nel nostro territorio, ponendo l’attenzione in particolare sul valore strategico del completamento della Linea Pontremolese per lo sviluppo del traffico delle merci del porto e il completamento della cosiddetta Variante Aurelia.
Nel contempo, ha reiterato l’istanza del riconoscimento del retroporto di Santo Stefano di Magra quale Zona Logistica Semplificata e, per quanto concerne l’attività relative al porto, ha confermato la ferma contrarietà di Confindustria La Spezia alla paventata realizzazione di una unica autorità portuale ligure.
Il Vice Ministro Rixi ha ascoltato con molta attenzione le richieste e le preoccupazioni del mondo imprenditoriale spezzino
Ha assicurato che il Governo, per quanto di sua competenza, seguirà con attenzione le problematiche evidenziate, ma ha anche colto l’occasione per segnalare quali siano i pericoli relativi al rallentamento dello sviluppo del porto e conseguenti ritardi del potenziamento delle sue attività.
Per quanto concerne la Linea Ferroviaria Pontremolese, ha invitato il territorio spezzino a cercare di ampliare l’interesse alla realizzazione oltre alla Regione Liguria ed Emilia Romania, anche alla Toscana ,al Veneto e alla Lombardi.
Ritendo che solamente creando un’interesse ancora più ampio, si potranno avere le condizioni per programmare negli anni a venire il suo completamento.