Le note positive sono state numerose, penso alle prestazioni offerte dai giovani Vignali, Okereke e Gyasi, alla riconferma di Maggiore, senza dimenticare l'incredibile apporto dei nostri tifosi e di tutto l'ambiente, che ha appoggiato fin dall'inizio questo nuovo corso; ora arriva il difficile, non dobbiamo smettere di crescere e sono curioso di vedere dove potremo arrivare. Di negativo direi che ci sono stati due/tre infortuni, come quello di Galabinov, un ragazzo che può spostare gli equilibri in questa categoria, in cui crediamo fortemente e che presto tornerà a disposizione.
Il mister? Con Marino c'è un rapporto che va al di là di quello professionale, la stima è massima e quando sarà il momento ci siederemo al tavolo per pensare al futuro, ma ora continuiamo a lavorare sul campo; quando c'è grande armonia e voglia di lavorare bene insieme tutto è più semplice.
In campionato ci sono quattro o cinque squadre che hanno qualcosa in più di noi, ma questo Spezia ha dimostrato di avere una rosa di valore e di saper esprimere un buon gioco, quindi andiamo avanti con serietà, continuando a divertire e divertirci.
Dal primo giorno abbiamo chiarito i requisiti che volevamo dai ragazzi che sarebbero andati a comporre la squadra, con il senso d'appartenenza allo Spezia messo davanti a tutto e quanto fatto fino ad oggi dai ragazzi ne è la dimostrazione evidente: squadra che non si arrende mai, che lotta unita e che esce sempre con la maglia sudata dal terreno di gioco.
Ricci? Non era certo una scommessa, perchè si tratta di un '94 che ha sempre giocato tanto; bravo il mister ad impostarlo come perno basso del centrocampo, senza cambiargli spesso la posizione come accaduto in passato. E' un calciatore dello Spezia, un patrimonio del Club che sta attirando l'attenzione di squadra importanti.
Capradossi? Tre anni fa era il miglior difensore '96 d'Italia, poi un problema al ginocchio l'ha costretto a ripartire da zero, ma è un giocatore di assoluto valore e ringrazio la Roma per aver scelto noi, dato che la concorrenza era tanta.
Gyasi? Non era mai stato tenuto in considerazione, ma spesso e volentieri il suo nome appariva nei taccuini dei miei osservatori al tempo del Sassuolo; ha dimostrato di voler rimanere, adattandosi e lavorando al massimo, offrendo prestazioni positive e rivelandosi come un elemento molto utile nello scacchiere di mister Marino: se migliorerà anche dal punto di vista realizzativo il futuro sarà tutto dalla sua.
Vignali? Lo conoscevo già, è un calciatore che può arrivare in Serie A, grazie ad una struttura fisica importante e ad una grande duttilità tattica.
Il mercato in uscita? Bachini ha qualche richiesta, con il rientro di Erlic avremo cinque centrali in rosa, quindi potrebbe verosimilmente partire. Bastoni ha richieste, deve decidere lui, se rimarrà saremo assolutamente contenti, altrimenti capiremo la sua scelta, perchè a centrocampo la concorrenza è ampia. Anche Acampora e De Francesco hanno trovato poco spazio, ma non è nostra intenzione mettere obbligatoriamente mano alla rosa, nè in entrata nè in uscita, pertanto se qualche ragazzo esprimerà il desiderio di trovare maggior spazio altrove, vedremo come sarà possibile accontentarlo.
Mercato in entrata? Arriverà un giovanissimo come D'Eramo, acquisto importante in prospettiva, per il resto direi che al 90% non faremo nulla e nel caso cercheremo di farlo non rompendo il meccanismo e gli equilibri che in questi mesi si sono creati. Non dimentichiamoci che rientreranno Maggiore, Galabinov, Erlic e Mastinu, calciatori di valore che o abbiamo avuto per poco o che addirittura non abbiamo mai potuto utilizzare.
Presidente Onorario contento di quanto stiamo facendo e apprezza il nostro modo di costruire seguendo un progetto ben definito: nel caso decidessimo di operare sul mercato, il Club non si tirerà indietro".