Ospite d’eccezione per i bimbi delle quarte classi della scuola primaria “Viviani” di Levanto, che, aderendo al progetto “Libriamoci a scuola”, martedì 23 ottobre hanno accolto il sindaco della cittadina rivierasca, Ilario Agata, per leggere insieme una pagina sulla storia (tra leggenda e realtà) della nascita delle Cinque Terre e sull’agricoltura “eroica” di chi coltiva i terrazzamenti che caratterizzano il territorio costiero spezzino.
L’iniziativa è nata nell’ambito di un progetto nazionale ministeriale in corso dal 22 al 27 ottobre su tutto il territorio nazionale a cura del “Centro per il libro e la letteratura”.
E poiché Levanto è stata riconosciuta pochi mesi fa “Città che legge” dallo stesso Centro, il suo presidente, Romano Montroni, ha scritto direttamente ad Agata proponendo di “recarsi in prima persona in una o più scuole del suo territorio per interpretare a voce alta brani di libri per lei particolarmente significativi, diventando così un vero e proprio ambasciatore della lettura. Sono convinto che una sua testimonianza diretta sarebbe particolarmente significativa e formativa, e i ragazzi l’accoglierebbero con entusiasmo e curiosità”.
L’invito è stato subito accolto dal sindaco, che si è recato alla scuola primaria, dove le due quarte classi, come previsto dal “Piano triennale di offerta formativa” varato dall’istituto comprensivo locale, quest’anno lavorano, insieme alle docenti Paola Gaione e Silvana Passano, sulla valorizzazione delle antiche tradizioni, indirizzando le loro ricerche sulla conoscenza delle caratteristiche del territorio, dei suoi prodotti e delle sue ricette, scoprendo cosa accomuna la cultura levantese a quella di altre popolazioni che praticano le stesse tecniche di coltivazione.
Una sorta di finestra sul mondo che gli alunni aprono attraverso osservazioni e disegni dal vivo, interviste ai contadini e ai gestori delle aziende agricole, raccolta di locali ricette e di curiosità (proverbi, aneddoti, ecc.) provenienti dal mondo dell’agricoltura.
Il materiale prodotto dalla ricerca è stato raccolto da ogni studente in un proprio personale “lapbook”, che verrà presentato ai compagni delle classi quinte e terze e successivamente “messo in scena” nei giardini pubblici di piazza Staglieno, dove i piccoli autori si trasformeranno in moderni “cantastorie” che si muoveranno all’interno di scenografie allestite con cartelloni illustrativi inerenti gli argomenti trattati.
Nell’ambito dell’incontro, il sindaco (accompagnato da Rossella Trevisan della “Biblion”, la società che gestisce la biblioteca civica) ha dialogato con gli studenti evidenziando l’importanza della lettura (“che rende liberi ed apre le menti”) e invitandoli a privilegiare il rapporto e il confronto diretto con le persone, nel rispetto delle opinioni altrui, piuttosto che affidarsi alla “mediazione” impersonale dei “social network”.