Terminato l’accertamento del risultato di raccolta differenziata da parte di Arpal, è stato certificato che il Comune di Monterosso al Mare non solo ha traguardato gli obiettivi imposti dal piano regionale del 2015 (L.R. 20/2015), ma ha largamente superato il limite minimo di raccolta differenziata imposta (65%), attestandosi oltre il 77%.
"Un risultato davvero straordinario - affermano le consigliere Monica Betta e Michela De Simoni - se si pensa che prima del 2016, anno di inizio del porta a porta, le percentuali faticosamente si aggiravano attorno al 15- 20%. In un solo anno la strategia adottata dall’amministrazione comunale spinge Monterosso verso la vetta della lista dei comuni “ricicloni” liguri, superando anche gli illustri vicini del Comune di Levanto, veri e propri pionieri in Liguria del porta a porta (dal 2012). Ad incrementare il prestigio del risultato raggiunto, l’alta vocazione turistica del paese di Monterosso, dove il flusso di persone e quindi la quantità di rifiuto letteralmente decuplica nel corso dei mesi estivi, portando le difficoltà relative alla raccolta a livelli veramente critici".
"Un’altra buona conferma insomma per il metodo del “porta e porta”, la cui adozione, in questo caso, non è stata accompagnata da un incremento della tariffa TARI, per l’aumentato carico lavorativo degli operatori - sottolineano le consigliere - Al contrario, nel 2018 il Comune di Monterosso al Mare, grazie ad un lavoro di ottimizzazione eseguito in concerto con l’azienda gestore del servizio, la società cooperativa Ideal Service, è stato in grado di ridurre la tariffa TARI di circa 150.000 euro complessivi rispetto all’anno 2014, anno di insediamento dell’attuale Amministrazione comunale".
“Questo è davvero un traguardo importante per la nostra comunità, che riqualifica e rilancia l’immagine del nostro paese all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre” - annunciano Betta e De Simoni - “In un solo anno la quantità di rifiuto secco indifferenziato destinato alla discarica si è ridotta a meno di un terzo di quello del 2016, mentre la quantità di materiale differenziato che può essere inserito nel ciclo virtuoso del riciclo è notevolmente incrementata. Questo è il frutto di un lavoro sinergico da parte degli uffici comunali, in prima persona dell’architetto Massimiliano Martina e dell’ingegner Walter Bresciani Gatti che hanno seguito e supervisionato direttamente il progetto, dell’azienda Ideal Service che ha saputo proporre soluzioni alle necessità evidenziate, e di tutti gli operatori di raccolta e di spazzamento ed eco-vigili che in prima persona si sono adoperati per tradurre tutto questo in pratica sul territorio".
“Ritengo doveroso ringraziare, a nome dell’Amministrazione comunale, tutta la cittadinanza, dagli operatori commerciali ai privati cittadini, che, nonostante le problematiche, hanno saputo accogliere con estrema costanza e senso di responsabilità questa sfida, comprendendo fin da subito l’enorme impatto che essa ha sul nostro futuro”, commenta la consigliera Betta.
L’Amministrazione guidata da Emanuele Moggia non sembra intenzionata a fermarsi qua. “Vogliamo consolidare il risultato raggiunto, organizzando una campagna di informazione e sensibilizzazione non solo verso il riciclo, ma verso le grandi tematiche ambientali: inquinamento, plastica e micro-plastica in mare, sostenibilità.”, conclude Monica Betta. “La nostra attività sarà rivolta soprattutto verso i più piccoli, con laboratori interattivi e progetti scolastici. Solo così potremmo far sì che questo non sia solo un risultato temporaneo, ma si trasformi in una vera e proprio rivoluzione culturale per il nostro paese.”