Nell'ambito del progetto "Controvento" di LegaCoop, capofila di un partenariato che ha coinvolto diversi enti, si è svolto il sottoprogetto "Manutenzione edifici e monumenti". Il sottoprogetto è rivolto a detenuti ospiti della Casa Circondariale diella Spezia, per promuovere inclusione sociale. Il progetto ha previsto un percorso formativo di avviamento all'attività lavorativa per soggetti a rischio emarginazione.
Il corso è stato strutturato con una prima parte di nozioni di restauro, conoscenza e trattamento dei diversi materiali (essenzialmente pietre e lapidei), metodologia di intervento, conoscenza dei siti individuati per le lezioni. Per quanto riguarda Sesta Godano è stata coinvolta la dott.ssa Baldassarri, archeologa direttrice dello scavo del Sito Archeologico del Castello di Godano per una lezione teorica relativa ai beni monumentali/archeologici e la storia locale della Val di Vara.
Successivamente gli allievi, sotto la guida di docenti specializzati, hanno imparato ad utilizzare attrezzature e dispositivi (decespugliatore, motosega, attrezzature manuali, imbraghi, ecc...) direttamente in situazione. Particolare attenzione è stata data alla questione sicurezza e protezione individuale, ai lavori su fune e al primo soccorso in caso di infortunio.
Al termine del percorso sono stati attivati 6 mesi di stage per alcuni di loro nelle varie realtà del territorio del Comune di Sesta Godano. Al progetto ha contribuito con una quota il Rotary, che avendo finanziato un lavoro sul sito archeologico di Sesta Godano (una mappatura fotografica) ha manifestato interesse allo sviluppo di questo progetto.
I corsisti hanno conseguito un attestato per i lavori su fune ed un attestato relativo alla sicurezza (rischio alto).
Le lezioni teoriche si sono svolte nelle aule di Isforcoop, mentre quelle pratiche si sono svolte in diversi siti archeologici e luoghi di interesse di tutto il territorio provinciale e della Val di Vara fra cui: Ponte Garolo, sul torrente Gottero, ha costituito il sito per consentire esercitazioni su fune per rimuovere infestanti; Sito Archeologico del Castello di Godano, dove si sono svolte esercitazioni per l’uso di decespugliatore e motoseghe da potatura; Ponte Romanico del centro comunale di Sesta dove si sono svolte esercitazioni di sfalcio in scarpata con l’ausilio di imbragature.
Una sfida per le piccole amministrazioni, con la necessità di lavorare sempre e comunque per somme urgenze e con pochissima disponibilità finanziaria, è il mantenimento in decoro di musei, spazi archeologici, monumenti. Il Sito Archeologico del Castello di Godano, così come il Ponte Romanico del centro di Sesta, sono preziose testimonianze della storia locale. Al di là del bene in termini materiali, questi luoghi esprimono miti fondanti dell'intera comunità.
"Dal momento del nostro insediamento come amministrazione - afferma l'assessore Davide Calabria - ci siamo impegnati fortemente per mantenere nel decoro e valorizzare questi beni, non solo per eventuali visitatori/turisti, ma anche per restituire alla cittadinanza preziosi riferimenti rispetto alla propria identità. Questa sinergia fra il doppio bisogno sociale - di inclusione e di valorizzazione dell'identità territoriale - pare essere circolo virtuoso, reso possibile grazie all'impegno di diversi attori".