L'iniziativa, realizzata grazie al sostegno del PSR 2014/2020, ha consentito di coinvolgere gli istituti alberghieri della Liguria, da levante e ponente, trasformando i ragazzi in veri ambasciatori dell'Olio DOP Riviera Ligure. L’olio, oro liquido della Liguria, è una delle eccellenze del territorio, che necessita di essere conosciuto e valorizzato. Assieme al basilico genovese, è la seconda grande DOP (Denominazione D'origine Protetta) di cui si fregia il nostro territorio: i prodotti che rientrano sotto il marchio della DOP devono rispettare determinati parametri nella coltivazione, raccolta e produzione, parametri che, di conseguenza, ne garantiscono la qualità. È da questo che si è partiti per insegnare ai ragazzi a riconoscere l’olio, attraverso lezioni di teoria accompagnate da prove pratiche di assaggi dell'olio DOP Riviera Ligure proveniente delle tre sotto zone (Riviera di Levante, Riviera del Ponente Savonese, Riviera dei Fiori) e per farli familiarizzare con questo prodotto, che tutti utilizzano ma che ben pochi conoscono.
“L'idea di rivolgersi agli istituti alberghieri – afferma il responsabile di Apol Liguria, Giovanni Bottino - è scaturita dalla consapevolezza che questi studenti nel giro di poco tempo saranno presenti nel mondo del lavoro, in un settore importante come quello della ristorazione e potranno utilizzare le loro conoscenze tecniche per valorizzare la cucina locale, fatta di storia e tradizione, contribuendo a creare un legame culturale tra agricoltura, economia e territorio.”
“L’olio è un prodotto cardine della dieta Mediterranea – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gerolamo Calleri e il delegato Confederale Bruno Rivarossa – che, con le sue proprietà e caratteristiche, è un valido alleato della nostra salute. Ma non tutto l’olio è uguale. Noi abbiamo la fortuna di avere a disposizione, in diverse Regioni d’Italia oli d’eccellenza, che cambiano per sapore e colore, ma non per qualità. Per essere sicuri del prodotto che acquistiamo la cosa migliore è rivolgersi agli olivicoltori e ad aziende locali. Purtroppo la maggior parte degli oli presenti nei supermercati, o nelle grandi catene, provengono da paesi esteri, che rientrando in parametri diversi dai nostri, risultano di qualità inferiore. Sempre meglio quindi cercare di acquistare prodotti locali e tracciabili, da una parte per sostenere l’economia dei nostri territori e dall’altra per essere sicuri di quello che mettiamo a tavola.”