"Quella di sabato è certamente stata una gara dalle grandi emozioni; io le partite le vivo intensamente; l’allenatore non si sfoga giocando, ha grandi responsabilità, deve avere sempre grande attenzione; ci si gioca tantissimo ogni settimana. Sabato, dopo quel tipo di partita, quel gol preso alla fine mi aveva segnato un po’; ma la mattina dopo eravamo già pronti a ripartire, cercando di recuperare il prima possibile tutte le energie, fisiche e mentali.
Di certo contro l’Ascoli non ci ha girato bene con De Col fuori dopo 20 minuti e l’inserimento di un terzino di ruolo come Augello che, sebbene sia sinistro, può stare a destra, come capita anche nel Cittadella e nel Torino con Ansaldi ad esempio. Ad inizio ripresa ci siamo messi a tre nel mezzo con l’inserimento di Bolzoni; Mora è vero che era ammonito, ma un cambio era già stato obbligato, non è sempre scontato cambiare chi ha preso il giallo. Rimasti in dieci, l’ultimo cambio poteva servire nel caso avessimo dovuto recuperare, con il vantaggio ho inserito Capelli e siamo passati 4-4-1, non a tre, con Terzi a destra e Augello alto a sinistra. In quel momento, Granoche, rimasto in campo dopo l’intervallo per le sue capacità di tenere palla, accusava un problema al polpaccio dovuto ad uno scontro di gioco, non era al meglio e quindi ho cambiato lui; Gilardino, per caratteristiche non si sposava con il momento della partita, Marilungo stava molto bene e lo ha dimostrato. Davvero peccato per il gol subito nel recupero. Il calcio è fatto di dettagli, il tiro di Forte ha preso il palo ed è andato fuori, quello di Varela è rotolato dentro. Pazienza, andiamo avanti.
Come sta Pablo? Granoche non è al meglio, ha fastidio al polpaccio, ma verrà con noi, ci tiene a stare con i ragazzi, verrà in panchina; Maggiore e Pessina sono rientrati dalle Nazionali. De Col oggi si è allenato con la squadra, ha ancora un po’ di dolore; verificheremo domani. Faremo le valutazioni fino all’ultimo, ovviamente valutando stato di forma e caratteristiche degli avversari.
Marilungo sulla trequarti mi è molto piaciuto; ha fatto quanto richiesto, la squadra ha giocato come doveva e, anche in inferiorità numerica, non abbiamo mai corso pericoli; a Cittadella in quel ruolo ci sono in ballo Ammari, De Francesco e Palladino.
Il Cittadella meglio fuori casa? Credo che in casa, dovendo fare la partita, forse si scopre un po’ di più; sono una realtà ben consolidata, organizzata; giocano assieme da tanto, esprimono una buona idea di calcio, giocano in maniera spensierata, senza grande pressione; sono davvero bravi a sfruttare questa serenità per fare un buon calcio.
Spezia è una piazza diversa, dove si vive il calcio in altro modo; ci sono momenti anche difficili. Sono consapevole del fatto che l’allenatore è spesso capro espiatorio, è normale; io opero le mie scelte su quanto accade in settimana durante gli allenamenti e sul vissuto della partita; normale ci sia pressione, come è normale anche che le valutazioni risentano dei risultati.
Dopo la gara di Perugia, sono soddisfatto della prova offerta dai miei, abbiamo dimostrato di esserci, di essere uniti. Sono ottimista, a noi il compito di fare ancora di più. Per le decisioni arbitrali credo siano state estremizzate molto; quello che si chiede è equità, null’altro".