Trasferta formativa a Levanto e in riviera per una delegazione di 19 docenti, dirigenti e ispettori provenienti da Francia (Guadalupa), Bulgaria e Romania, che, nell’ambito del progetto di partenariato Erasmus Plus K2 "Mon elève different, ce heroe extraordinaire", sono stati ospiti dell’Istituto comprensivo di Levanto nella settimana dal 19 al 23 marzo per confrontarsi con i colleghi sul tema dell’inclusione.
La “visita-studio” si è aperta con l’incontro (nella palestra delle scuole medie levantesi, dove il gruppo storico locale “Borgo e Valle” ha messo in scena uno spettacolo in costume medievale e un’esibizione degli sbandieratori) con il sindaco Ilario Agata, il dirigente scolastico Maria Angela Rebecchi e la referente del progetto, professoressa Marielle Bosi.
Quindi, nei giorni successivi, gli ospiti hanno visitato le scuole della riviera che fanno parte dell’Istituto comprensivo e scambiato informazioni con i docenti sulle attività didattiche svolte nell’ambito del progetto di partenariato, concentrandosi sulle normative e i processi attivati per promuovere un’inclusione efficace e soprattutto motivante e basata su relazioni positive.
La visita si è conclusa con la partecipazione di tutti ad un concerto eseguito dai ragazzi del gruppo musicale e ad una conferenza sulla sicurezza nella “navigazione” in rete tenuta della Polizia postale presso l'Ospitalia del mare.
“Sono orgoglioso dell’entusiasmo e della partecipazione con cui la nostra comunità ha saputo accogliere i partner stranieri e dell’apprezzamento che questi hanno avuto per il funzionamento del nostro sistema formativo - è il commento del sindaco Agata - Le eccellenze emerse dalle attività svolte dai nostri docenti e dagli studenti sono la migliore testimonianza di come nelle realtà scolastiche di medie dimensioni come quella levantese le varie professionalità possano operare proficuamente in un tessuto sociale sano e culturalmente recettivo. Questo è l’ambiente ideale per far crescere i nostri giovani, svilupparne le potenzialità e farle esprimere all’interno di un processo graduale ma costante, che non lasci indietro nessuno ma favorisca l’inclusione di tutti sapendo coniugare l’identità e il senso di appartenenza ad una comunità con quell’imprescindibile e naturale ‘contaminazione’ con gli altri che rappresenta un arricchimento per tutti”.