Ad oggi risulta ormai evidente a tutti quanto la nautica da diporto sia elemento trainante dell'economia del nostro territorio. Più e più volte è stato ribadito da molteplici fonti di rilievo quanto l'incremento di domanda ed offerta abbiano incoronato questo settore come risorsa e ricchezza occupazionale intelligibile.
UILTEC Liguria non può che plaudere quando registra riconoscimenti positivi anche in altri Enti ed Istituzioni a quanto da noi tutelato e promosso da anni.
Infatti, UILCEM prima e UILTEC successivamente hanno sempre promosso la valorizzazione della cultura lavorativa dedicata alla tradizione marinara del Golfo valorizzandola in tutte le sue sfaccettature e declinazioni.
La nautica da diporto rappresenta la quota più riconoscibile e tangibile con buone proposte formative ed industriali; si pensi all'Università degli Studi di Genova presente localmente con il Polo Universitario Guglielmo Marconi, fucina di brillanti ingegneri dalle competenze esclusive ed a realtà affermate a livello internazionale come Sanlorenzo, Baglietto, Ferretti Group (“eredi” dei gloriosi cantieri navali Valdettaro e Beconcini) che condividono gli onori con altre piccole realtà non meno qualitativamente importanti.
Parallelamente al “mondo” accademico ed industriale, non possiamo dimenticare gli aspetti culturali come il "Cantiere della Memoria" delle Grazie, dove si celebra e si mantiene viva la tradizione manifatturiera ed artigianale dei maestri d'ascia ai quali dobbiamo il nostro presente, il Museo Tecnico Navale, un’eccellenza museale di grande prestigio, e non possiamo dimenticare l’ambito sociale con le associazioni del territorio.
Il tempo e gli eventi parlano chiaro, siamo orgogliosi di avere puntato un importante riflettore su una realtà che ci sta molto a cuore e che rappresenta la linfa vitale del nostro operare sindacale: l'incremento ed il consolidamento del tasso occupazionale.
Oggi, il settore che come categorie Uiltec Uil, Feneal e Uilm seguiamo, occupa circa duemila addetti, quota che potremmo anche veder sensibilmente aumentare se sul territorio venisse ulteriormente avvalorata la spinta propulsiva verso percorsi formativi qualificanti per tecnici e personale specializzato, capaci sia di affiancare propositivamente la realtà ingegneristica sia di sostenere la realtà industriale; percorso imprescindibile da una volontà diretta in tale senso che è e dovrà, ci auspichiamo con rinnovato vigore, essere concretamente sostenuta dalla Regione e dagli Enti locali.
Continueremo come categorie e Uil confederale a rimboccarci le maniche perché le lacune di una parte possono essere compensante da quelle di un'altra poiché soltanto mediante un confronto costruttivo possiamo produrre prosperità.