Si è chiuso in positivo l'andamento dei flussi turistici nel Comune di Lerici relativi all'anno 2017.
L'Osservatorio turistico regionale ha reso noti i dati di fine anno riguardanti il 2017, da cui emerge la costante crescita del numero di presenze all'interno del territorio lericino, salite del 3,07% rispetto al 2016. Un dato in linea con quello regionale, che ha contato un aumento del 3,05% rispetto all'anno precedente.
In crescita anche il dato relativo agli arrivi nel Comune di Lerici, saliti dell' 1,81% rispetto al 2016.
"Una ripresa costante che ci ha permesso di superare, in termini di presenze, i dati del 2002, i più alti storicamente registrati negli ultimi quindici anni – commenta Luisa Nardone, assessore al Turismo del Comune di Lerici - Questo è stato possibile grazie alle efficaci politiche di promozione territoriale messe in atto e alle precise attività di marketing realizzate sfruttando sia i classici canali di promozione, come le numerose fiere internazionali a cui il Comune ha partecipato, sia i più moderni strumenti messi a disposizione dal digital. Oggi raccogliamo i frutti di questo lavoro, che speriamo possano essere confermati nel 2018".
Il 2002 registrava infatti 202.262 presenze all'interno del Comune di Lerici, dato superato già nel 2016 con 207.958 presenze e ampiamente distanziato nel 2017 con 214.358 presenze.
A questi dati si aggiungono, inoltre, quelli relativi agli appartamenti ammobiliati a uso turistico (AAUT): un fenomeno in forte crescita a livello nazionale che ha assunto nel Comune di Lerici un carattere di straordinarietà. Undici gli AAUT aperti nel territorio solo nel mese di gennaio 2018, portando il numero complessivo a 190, oltre il doppio di quelli presenti nel 2016.
"L'apertura di numerosi nuovi AAUT conferma la grande richiesta di soggiorni nel nostro territorio, soprattutto da parte di stranieri, i maggiori fruitori di questa formula consolidata da tempo a livello internazionale – aggiunge Luisa Nardone -. Questi dati restano tuttavia ancora sommersi ai fini delle statistiche dell'Osservatorio Regionale, in quanto il sistema non registra attualmente, come è noto, questa importante percentuale".