“Il guasto alla sottostazione elettrica di Via Fiume che alimenta la filovia pone una riflessione non più rimandabile rispetto alla scelta di proseguire o meno sulla strada del trasporto filoviario in città” - lo dice Marco Moretti, segretario generale della Fit Cisl della Spezia - "Le alterne vicende che hanno caratterizzato i filobus e il loro utilizzo negli ultimi anni ci dicono chiaramente che dobbiamo decidere una volta per tutte. Oggi infatti, l’espansione della filovia appare più una petizione di principio che non un reale progetto volto ad elettrificare le principali linee urbane”.
“E’ con rammarico e dispiacere che poniamo all’attenzione dell’Azienda e degli attori istituzionali questa riflessione, ma l’approssimarsi della scadenza del contratto di servizio e l’avvio delle nuove procedure di affidamento combinato alla ben nota situazione in cui versa il parco mezzi, impongono che si apra una discussione anche sulla filovia” - sottolinea Moretti, che spiega - “Oggi solo la linea 3 (peraltro parzialmente) e la linea 1 vengono servite (e non sempre!!!) con i filobus. Sulla 1 sono utilizzati filobus molto datati e ci chiediamo: cosa accadrà quando questi saranno completamente inservibili? Ci saranno le risorse necessarie per sostituirli? Il costo dei filobus, almeno cinque volte superiore a quello di un autobus, giustifica ancora tale scelta? Le motorizzazioni di ultima generazione poi, altamente ecologiche, rappresentano oggi un valido sostituto del filobus anche sotto il profilo ambientale. E’ doveroso dunque non trascinare ancora la discussione: il tema va affrontato seriamente partendo dalle risorse disponibili, dall’analisi del rapporto costi e benefici, dai bisogni degli utenti e dei lavoratori che hanno diritto ad un parco mezzi rinnovato ed efficiente”.