In particolare, a Castelnuovo è prevista l'attivazione di una filiera corta di produzione biomassa-consumo per finalità energetiche, attraverso l'utilizzo degli scarti vegetali provenienti dalla raccolta differenziata del rifiuto urbano, dei residui vegetali, ramaglie e legno fresco provenienti dalle attività private di giardinaggio e conferite dai cittadini presso l'Isola Ecologica di Via Carbone, il tutto integrato da materiali vegetali e legnosi provenienti dai boschi del territorio e dalla manutenzione dei fondi agricoli.
Tali materiali, dopo un primo processo di vagliatura, tesa ad accertare la presenza di eventuali prodotti non omogenei, verranno triturati con apposito impianto di biotriturazione ed essiccati mediante impianto di riscaldamento alimentato dalla biomassa stessa. A questo punto il prodotto (tipo pellet) sarà insacchettato e messo a disposizione dei cittadini per essere utilizzato presso i propri impianti domestici oppure utilizzato dall'amministrazione comunale per riscaldare alcuni locali o strutture pubbliche.
Con i fondi di progetto, saranno acquistati il Biotrituratore per ridurre gli scarti verdi e legnosi e produrre il cippato, l'Essicatoio statico per il cippato, n. 3 caldaie a biomasse per riscaldare uffici e strutture pubbliche. Nelle attività di progetto sono anche previste azioni di informazione nei confronti dei cittadini e delle scuole sulla produzione energetica attraverso le Biomasse, al fine di sensibilizzare la cittadinanza al recupero dei residui verdi e organici a questo scopo, attivando la filiera corta della produzione energetica. L'attivazione della filiera corta è fondamentale, in quanto , scongiurando l'importazione di biomassa, si producono indubbi vantaggi , tra cui l'aumento della raccolta differenziata sul territorio, diminuzione dei rischi ambientali (incendi per incuria dei boschi) maggiore manutenzione del territorio, benefici di carattere economico, minore emissione di gas nell'ambiente prodotto da caldaie a metano ecc.
Il progetto prevede inoltre la raccolta e l'elaborazione dei dati proveniente dai diversi impianti che verranno realizzati nei territori del partenariato, Provincia di Lucca, Consorzio Agroforestale di Villa Basilica, Consorzio Agroforestale delle colline Lucchesi, Consorzio Valli Stura e Orba, Consorzio COLTIVAPRA', ODARC in Corsica, Provincia di Nuoro, Unione dei Comuni della Lunigiana , Provincia di Grosseto e Comune di Castelnuovo Magra, al fine di creare maggiore consapevolezza dell'opinione pubblica e dei decisori circa la disponibilità della risorsa, gli impianti esistenti, le performance delle caldaie e gli impatti ambientali che effettivamente producono l'utilizzo energetico delle biomasse. Tale esigenza interessa anche la governance e il miglioramento delle politiche di incentivazione e di autorizzazione, tema rispetto alle quali il progetto Biomass ha proposto alcune soluzioni al legislatore.
Il Sindaco di Castelnuovo Magra, Marzio Favini, e l'assessore all'agricoltura Dini Giovanelli nell'esprimere la propria soddisfazione per il finanziamento ricevuto e per la possibilità di partecipare ad un progetto innovativo, capace di portare positive ricadute sull'ambiente e sul territorio, oltre a rappresentare un elemento virtuoso nel ciclo della raccolta differenziata locale, esprimono un sentito ringraziamento verso la Regione Liguria, con particolare riferimento all'assessore regionale Renzo Guccinelli ed alla Dott.ssa Laura Canale – dirigente settore programmazione europea della regione stessa, per il sostegno avuto nell'ottenere tale finanziamento.
Il Sindaco
(Marzio Favini)