Dopo aver emesso un’ordinanza che vieta di somministrare cibo ai cinghiali, per fronteggiare in maniera più efficace il problema del proliferare degli ungulati e la loro invadenza con incursioni sempre più frequenti verso il centro cittadino, l’amministrazione comunale di Levanto chiede un intervento dell’Anci, l’associazione del Comuni italiani.
Con una lettera inviata al presidente e al direttore generale di Anci Liguria, Marco Bucci e Pierluigi Vinai, il vicesindaco levantese, Luca Del Bello (che fa parte del Consiglio direttivo ligure dell’associazione dei Comuni italiani), chiede “un intervento di Anci Liguria presso le sedi istituzionali per poter esercitare quei controlli e adottare quei provvedimenti che i singoli Comuni al momento non hanno possibilità di attuare”.
Del Bello evidenzia come non solo i comuni montani, ma anche quelli costieri siano ormai “vittime di una vera e propria emergenza” che comporta “la devastazione delle colture e il dissesto del territorio”, con l’innesco di frane dei muretti a secco e il danneggiamento delle storiche strade mulattiere che solcano le vallate.
Il fenomeno ha assunto dimensioni tali da creare non solo un grave danno all’ambiente e alle attività agricole, ma anche un senso di apprensione e insicurezza nelle persone che entrano in contatto con questi animali sempre più frequentemente e sempre più in prossimità del centro cittadino.
Nella missiva, il vicesindaco chiede ad Anci di inserire la questione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio direttivo, al fine di concertare iniziative su larga scala legittimate da norme sovracomunali e attuate con risorse e mezzi di cui i singoli enti locali attualmente non dispongono.