Sono note e spesso riportate in cronaca le criticità che attraversano la sanità: certamente i margini di miglioramento, in particolare in alcuni settori, sono assolutamente da riempire e raggiungere; ma penso anche che, per quanto rientri nei doveri del professionista sanitario e della organizzazione stessa, gli encomi sul buon lavoro svolto che arrivano dai pazienti assistiti, e dalle loro famiglie, rappresentino un chiaro e netto indicatore di qualità.
Tra questi c'è quello di una famiglia (nella foto) che ha testimoniato con un piccolo, semplice, ma significativo cartello di ringraziamento tutta la stima nei riguardi delle Infermiere delle Cure Domiciliari del nostro territorio.
Si tratta di una attività che da anni la nostra ASL gestisce attraverso un servizio esternalizzato con personale qualificato, professionisti aggiornati e informati e che ha positivi riscontri da tanto tempo.
Un segnale ancora più importante se andiamo a considerare che ''trattenere'' a casa un malato cronico, con qualità di vita e cure adeguate ai bisogni, è due volte vantaggioso, oserei dire....meraviglioso: per la famiglia ed il malato, ovviamente; e per la stessa Sanità, che in questo modo può evitare il ricovero, con tutte le difficoltà e l'impegno che un ricovero comporta in termini di gestione e investimenti.
Noi da anni, come ordine professionale degli Infermieri spezzino, andiamo a ribadire che le esperienze italiane sull'Infermiere di famiglia (una forma di assistenza qualificata molto simile a quella che in questo ringraziamento è ricordata) hanno dato risultati sorprendenti, arrivando in due ASL friulane (Latisana e Palmanova) a ridurre di un quinto i ricoveri impropri e inutili.
In ogni caso l'occasione è gradita per il nostro Ordine professionale per ringraziare le iscritte protagoniste di questo piccolo, ma significativo riscontro, e sostenere ancora una volta che senza gli Infermieri non c'è qualità di cura e assistenza qualificata, come ricordano non solo le Leggi dello Stato, ma soprattutto la buona pratica e le evidenze.
Francesco Falli
Presidente IPASVI, La Spezia