Questa mattina il direttore del dipartimento II Opere pubbliche del Comune della Spezia Claudio Canneti e il dirigente del verde pubblico Gianluca Rinaldi, appresa dalla stampa la notizia di un esposto su Scalinata Cernaia, hanno comunicato all’Amministrazione Comunale di aver inviato alla Procura della Repubblica della Spezia una nota nella quale ripercorrono dettagliatamente tutto l’iter del progetto di riqualificazione.
“La scalinata Cernaia – si legge nella nota - è stato oggetto, da parte dell’Amministrazione, di un attento monitoraggio, atto a verificare la stabilità delle piante e di progettazione al fine di procedere al suo restauro e all’adeguamento dei servizi e della pubblica illuminazione.
Dal 2010 al 2017, sono state eseguite cinque valutazioni di stabilità delle piante.
La prima, nel 2010, eseguita dalla società Demetra, ha classificato 7 piante con elevata propensione al cedimento e 18 con estrema propensione al cedimento.
La seconda, eseguita nel 2012, sempre dalla società Demetra, ha classificato 8 piante con elevata propensione al cedimento e 19 con estrema propensione al cedimento.
La terza nel 2013, eseguita dalla società Demetra, ha classificato 2 piante con elevata propensione al cedimento e 25 con estrema propensione al cedimento; quindi un peggioramento delle condizioni di stabilità di sei piante.
La quarta nel 2014, eseguita dallo studio dott. Sani, ha classificato 6 piante con elevata propensione al cedimento e 25 con estrema propensione al cedimento. Quindi un ulteriore peggioramento.
La progressiva diminuzione della stabilità delle piante, documentata, si è verificata per il normale decadimento del tessuto legnoso in assenza di alcun intervento sulla scalinata e sugli apparati radicali.
Nel 2014, stante la situazione di pericolo evidenziata dalle verifiche, si è quindi proceduto, per garantire la pubblica e privata incolumità, al taglio di 16 piante. Sono state inoltre effettuate, sulle rimanenti piante, tutte le cure colturali prescritte dai professionisti incaricati di monitorare la stabilità degli alberi.
Nonostante l’attenzione posta dall’Amministrazione, l’ultima valutazione di stabilità, effettuata dallo studio del dott. Sani e consegnata nel febbraio 2017, ha rilevato la necessità di procedere al taglio di ulteriori 11 piante.
Per garantire la pubblica e privata incolumità si è quindi proceduto, nel mese di maggio c.a., al taglio di ulteriori cinque piante.
Il taglio delle piante, come documentato fotograficamente, ha confermato in maniera inequivocabile le valutazioni di stabilità effettuate nel tempo dagli uffici evidenziando una situazione di pericolo e di estrema propensione al cedimento degli alberi che costituivano un elevato pericolo per la pubblica e privata incolumità.
I lavori di restauro della scalinata proseguiranno secondo il progetto approvato dalla Soprintendenza e prevedono, oltre che il restauro della scalinata e l’adeguamento e miglioramento dei servizi esistenti (pubblica illuminazione, fognature, reti gas e acqua) la ripiantumazione delle piante della stessa specie di quelle presente”.
Dal momento che su media, social network e in comunicazioni via mail, sono state riportate informazioni e dichiarazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti che ledono gravemente l’immagine non solo dell’Amministrazione Comunale ma, soprattutto, quella di dirigenti, funzionari e tecnici comunque coinvolti nell’attività di recupero e restauro della scalinata Cernaia, nel dare ovviamente piena disponibilità alla Procura della Repubblica di fornire ogni informazione ed elemento utile, hanno inoltre preannunciato la decisione di affidare all’avvocatura civica tutte le azioni legali necessarie a salvaguardare la propria immagine, quella dell’Ente e la dignità professionale propria e dei collaboratori.