“La strage di Capaci fu l'apice di un momento nerissimo della nostra storia recente, un'esplosione destinata a cambiare radicalmente il volto del nostro Paese. In ciascuno di noi è vivo il ricordo di quel caldo pomeriggio di maggio e di quelle immagini lente che la televisione ci restituiva nelle ore immediatamente successive.
L'attacco allo Stato, alle istituzioni democratiche, alla figura di un giudice, Giovanni Falcone , che assieme al collega Paolo Borsellino, incarnava l'immagine stessa della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, fu scioccante.
Cinque vittime innocenti, tra cui gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, che segnarono profondamente le coscienze collettive e la percezione di quanto terribile e radicata potesse essere la mafia. Oggi, a distanza di 25 anni, siamo tutti più consapevoli.
Attraverso il ricordo delle stragi di quegli anni abbiamo informato e formato generazioni di giovani, dando loro strumenti utili per riconoscere i fenomeni mafiosi, anche a partire dai più banali comportamenti. Ho l'onore di amministrare una città che ha conosciuto quel senso di smarrimento e di impotenza di fronte alla violenza mafiosa. Ad un anno esatto dalla strage di Capaci, un nostro concittadino, Dario Capolicchio, perse la vita nell'attentato di via dei Georgofili a Firenze. Dario era un ragazzo giovane, pieno di sogni, un amante della montagna, con una vita davanti a sé. Sarzana non lo ha mai dimenticato e ha saputo stringersi attorno alla sua famiglia, dedicando momenti di altissima partecipazione civica al ricordo di quel tragico evento e alla sua memoria”.
E' una parte dell'intervento che martedì 2 maggio il sindaco Alessio Cavarra farà nel corso della manifestazione/cerimonia “La memoria in marcia” che vedrà l'arrivo in piazza Matteotti della Quarto Savona Quindici, l' auto su cui viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni Falcone. Un cubo di rottami, tangibile testimonianza della spietata violenza dei carnefici, dell'orrore di una delle pagine più brutali e buie del nostro Paese.
La Quarto Savona Quindici sarà esposta a Sarzana, in piazza Matteotti, nell'ambito dell' iniziativa organizzata dall’associazione Quarto Savona Quindici, in collaborazione con la Polizia di Stato. Sarzana ospiterà la tappa ligure dell’evento alla quale tutta la città è invita a partecipare. “Il compito delle istituzioni, a partire dagli Enti Locali- commenta l'assessore alle politiche per la legalità Daniele Castagna-, da un lato deve rivolgersi al contrasto di tutte le forme di illeciti e, contestualmente, indirizzarsi verso la prevenzione di tali fenomeni. Promuovere la “cultura della legalità” significa operare forti politiche di sensibilizzazione e, nel contempo, farsi interpreti e protagonisti di comportamenti virtuosi che costituiscano validi esempi da seguire. Come Amministrazione in questi anni abbiamo cercato di lavorare proprio in questa direzione, perchè crediamo fermamente che essa costituisca la miglior eredità politica che si possa lasciare”.
Il dettaglio della giornata del 2 maggio in piazza Matteotti prevede i saluti del prefetto della Spezia Antonio Lucio Garufi, quindi l'intervento del sindaco di Sarzana Alessio Cavarra e a seguire del questore della Spezia Francesco Di Ruberto, dell'assessore per le politiche per la cultura della legalità di Sarzana Daniele Castagna, del maresciallo dei Carabinieri, sociologo e docente Unised -Milano Giovanni Sabatino, del presidente dell'associazione Quarto Savona Quindici Tina Montinaro.