Legambiente, dopo il rogo dei rifiuti accatastati nell'impianto Ferdeghini in località Cerri del Comune di Follo, esprime la più profonda preoccupazione per quello che è successo, anche in relazione al formarsi, la sera dell'incendio, di una nube contenente potenziali composti inquinanti, per la ricaduta al suolo degli stessi e alle conseguenze che possono essere state arrecate alla salute dei cittadini.
La situazione di quell'impianto era nota da tempo, come il locale comitato dei cittadini, assieme ai suoi avvocati e consulenti (Avv. Lombardi e Dott. Grondacci) ha sempre denunciato. Lavorazioni condotte, soprattutto nel piazzale all'aperto, in contrasto con le prescrizioni della Provincia, e le procedure in corso per l'Autorizzazione Integrata Ambientale, in corso presso la Provincia della Spezia. Sull'episodio di Pasqua e sulle sue cause sta indagando la magistratura, ma è fuori dubbio che non si sarebbe verificata, o sarebbe stata infinitamente minore, una situazione simile se le prescrizioni fossero state rispettate.
Legambiente si farà parte attiva anche attraverso il proprio legale, Avv. Antonini, per comprendere la gravità e l'entità dei problemi dal punto di vista ambientale dando fin da adesso la propria solidarietà agli abitanti e ai cittadini interessati da questo problema.