"L'obiettivo – ha spiegato l'assessore Alice Giudice – è la riqualificazione del centro cittadino individuando le linee guida per ottenere un utilizzo dello spazio pubblico in armonia con il contesto urbano di pregio che caratterizza il nostro paese".
Innanzitutto, si opera una netta distinzione tra le occupazioni di suolo pubblico temporanee (fino ad un anno) e permanenti (da uno a cinque anni).
Fatta questa distinzione, il regolamento esamina in dettaglio i vari tipi di installazioni, fornendo per ciascuna le caratteristiche necessarie per essere autorizzata dal Comune: dimensioni, sporgenze, colori, ingombro e inserimento nel contesto paesaggistico.
La parte più corposa del testo riguarda i dehor (definito "lo spazio esterno di un pubblico esercizio destinato esclusivamente all'attività di somministrazione ed esposizione o degustazione e non al deposito di arredi o altri materiali"), che per le loro caratteristiche rappresentano un elemento notevolmente più impattante sul contesto urbano rispetto a tende, insegne o semplici targhe.
Il regolamento ne prevede tre tipologie: quella con sedie e tavolini con o senza ombrelloni o tende a braccio, che è sempre ammessa; quella con pedane e delimitazioni, ammessa solo in caso queste strutture siano indispensabili per eliminare pendenze del suolo su cui poggiano gli arredi; quella con strutture di copertura, consentita solo nei casi in cui queste "non precludano visuali prospettiche pubbliche e purché improntate a criteri di massima trasparenza e leggerezza".
"Per consentire la possibilità agli esercenti di adeguarsi alle nuove norme – ha chiarito Giudice – abbiamo previsto un periodo di regime transitorio. Gli arredi oggetto di autorizzazione comunale saranno adeguati al momento di un'eventuale sostituzione o alla scadenza dell'autorizzazione attuale all'utilizzo del suolo pubblico; i manufatti non autorizzati dovranno invece essere adeguati già all'entrata in vigore del regolamento".
Da parte sua, il sindaco, Ilario Agata, sottolinea come la continua evoluzione, in senso positivo, della rete commerciale del centro, frutto anche del buon andamento dei flussi turistici, abbia reso imprescindibile una riorganizzazione delle norme che disciplinano l'utilizzo dell'arredo urbano per coniugare le esigenze della rete produttiva locale con il mantenimento del decoro in un paese che ha nel paesaggio e nella vivibilità uno dei punti di forza della propria offerta turistica.