I lavori per la chiusura dello scavo delle antiche mura cittadine venute alla luce durante la pavimentazione di via Landinelli sono stati conclusi e ora l'intero spazio della piazza che, stando agli addetti al settore, gode di una buona acustica potrà essere fruito in toto per appuntamenti culturali di vario tipo.
Una volta collocata la struttura dedicata a Fabrizio De André la piazza diverrà un luogo privilegiato del centro cittadino dove ospitare iniziative culturali di vario tipo: presentazione di libri, appuntamenti musicali, convegni ecc... .
"Con la chiusura dello scavo-dice il sindaco Alessio Cavarra- abbiamo recuperato l'intera piazza e riconsegnato alla città un luogo importante che sarà punto di riferimento per eventi e iniziative varie che sarà godibile tutto l'anno. Questo progetto darà certamente nuovo impulso al rilancio di via Landinelli, via importante del centro storico cittadino che merita di essere valorizzata e considerata alla pari di strade limitrofe".
"Nella nuova piazza De André- continua l'assessore alla cultura Sara Accorsi- già l'anno prossimo Acoustic Guitar Village ospiterà otto appuntamenti che affiancheranno quelli realizzati dal Laboratorio De André, oltre ad iniziative provenienti dalle associazioni che saranno coordinate dall'Armadillo Club in collaborazione con Arci Val di Magra e Uisp La Spezia-Val di Magra".
"L'intervento effettuato sullo scavo – spiega l'assessore ai lavori pubblici Massimo Baudone- è stato effettuato rispettando le prescrizioni della Soprintendenza tant'è che abbiamo messo in posa un percorso con pietre in rilievo che testimonia la presenza delle antiche mura cittadine sottostrada; ora con la collocazione di un palco permanente si chiude il cerchio di riqualificazione e valorizzazione dell'intera via".
Soddisfatta anche Alina Lombardo che dice: "Come coordinatrice delle associazioni culturali non posso che salutare con favore ogni iniziativa destinata a dare spazio a forme artistiche e di intrattenimento culturale della città".
Venendo al dettaglio del progetto, realizzato da D.N.A Studio Associato degli architetti Federica Cozzani e William Brutti, in collaborazione con gli architetti Mattia Ferracciolo e Cristina Damerini e all'ingegner Patrizio Bellucci , questo prevede la realizzazione di un palco di sei metri per quattro posizionato sul fondo della piazza è stato pensato come una "millefoglie" di Corten, materiale durevole e con finitura contemporanea.
La quinta è costituita da due leggere lamine ferrose poste lateralmente così da lasciare libera la visuale del palazzo posto sul retro e viceversa. Sulle fasce verranno intagliati al laser il volto di Faber e un suo brano che saranno retro-illuminati.
Tale quinta si piega nella parte superiore a formare una copertura alla quale verranno saldati i supporti per l'attrezzatura tecnica e le luci sceniche: elementi questi ultimi che non stazioneranno in maniera stabile sul palco, ma saranno posizionati all'occorrenza in base alle esigenze di chi si esibirà sul palco.
I gradini avranno l'aspetto di fasce sovrapposte, ripiegate su tutti i lati di alcuni centimetri, con la finalità di impedire che il materiale ferroso con cui è realizzato il palco possa sui bordi costituire un pericolo.
Tali gradini conterranno anch'essi un'illuminazione indiretta costituita da strisce di led resistenti all'acqua che, pur essendo anch'essi collegati ai crepuscolari della pubblica illuminazione, potranno essere azionabili autonomamente tramite un interruttore.
La corrente necessaria all'illuminazione dei fari da concerto invece verrà approvvigionata dal vicino quadro elettrico posto sul lato della biblioteca comunale così come già avviene per le manifestazioni che si svolgono in questo luogo. Verrà sfruttato il fossato dietro al palco per il passaggio dei corrugati temporanei che raggiungeranno il palco stesso passando in aderenza a terra a mezzo di una canalina temporanea con indicazioni cromatiche per la sicurezza.
L'approvvigionamento della luce per le scritte e per i gradini avverrà dal vicino lampione rimuovendo e riposizionando 3 basoli della pavimentazioni in modo da rendere l'intervento completamente reversibile in qualsiasi momento. "In definitiva – spiega l'architetto Federica Cozzani- il progetto non comporta nessun tipo di scavo e nessuna modifica irreversibile dell'esistente".
In allegato il progetto