Il tema della gestione degli scarichi non collegabili alla rete fognaria pubblica, unitamente al più generale tema del riutilizzo del bene primario rappresentato dall'acqua, è uno degli argomenti che ciclicamente vengono alla ribalta delle cronache.
Ance La Spezia, cogliendo tale criticità nei mesi scorsi con la collaborazione dell'ing. Fausto Strozzi, ha proposto a dette amministrazioni di affrontare in termini innovativi agli aspetti legati al rapporto edificio /ambiente, il quale è strettamente collegato a un nuovo modo di progettare e costruire.
E' indubbio che esista una stretta correlazione fra edificio e ambiente e negli elementi essenziali di quest'ultimo: Acqua, Aria e Suolo.
La crescente attenzione ai temi legati alla mitigazione dei dissesti idrogeologici e alla prevenzione sismica hanno stimolato Ance ad incrementare l'azione di impulso e supporto agli imprenditori e alle pubbliche amministrazioni.
Tramite il protocollo d'intesa sottoscritto con l'associazione dei costruttori, le amministrazioni comunali affrontano in modo innovativo il primo elemento quello dell'acqua, analizzandone il suo corretto smaltimento e individuando soluzioni per un suo riutilizzo.
In aree predefinite saranno censiti e analizzati gli scarichi fognari che non possono essere collegati alla rete pubblica.
Al termine di un percorso di analisi, seguirà una fase di progettazione che per ogni area osservata prospetterà soluzioni tecniche ed economiche che non si limiteranno a un corretto smaltimento delle acque nere, ma potranno garantire soluzioni di riuso una volta opportunamente depurate.
Il risultato atteso in sintesi è di dare la possibilità ai privati di poter avere una gestione dell'acqua quotidianamente consumata avendone un vantaggio diretto in termini economici e uno indotto nel miglioramento dell'ambiente in cui vivono.
Valore aggiunto del progetto è che esso sarà attuato da 14 giovani laureati, i quali dopo avere partecipato ad un corso di formazione, effettueranno l'analisi sul campo, la quale si dovrà concludere nell'arco di 12 mesi.
Una volta che le amministrazioni avranno l'esito dell'indagine, organizzeranno percorsi di educazione e formazione da effettuarsi presso le scuole comunali.
L'indagine permetterà ai singoli comuni di acquisire ulteriori e approfondite conoscenze sullo stato degli scarichi, sulle esigenze di adeguamento degli impianti di smaltimento dei reflui civili e il relativo controllo dell'inquinamento idrico di natura civile e possibilità di riuso delle acque correttamente trattate con beneficio per l'ambiente.
Qui di seguito illustriamo sinteticamente le fasi essenziali:
promozione: al fine di rendere edotti gli abitanti interessati verrà preventivamente attivata una compagna informativa circa gli obiettivi e le modalità attuative;
formazione: in ogni Comune interessato l'attività verrà svolta da due neo laureati, preferibilmente residenti nei Comuni sottoscrittori della presente intesa, i quali prima dovranno svolgere un periodo di formazione.
censimento ambientale: verrà effettuata una mappatura degli scarichi civili incontrollati delle case sparse o di aggregati sparsi (circa 1.000, 150 per comune) ubicati in aree campione individuate dalle singole Amministrazioni e più in generale la raccolta dati riguardanti il rapporto edificio/ambiente-energia-sicurezza;
educazione e Informazione ambientale: al termine del Censimento ambientale, i risultati saranno presentati nelle forme più idonee in apposite assemblee pubbliche e nelle scuole presenti in ogni Comune ed in maniera ricorsiva ad ogni integrazione del primo Censimento;
progettazione: i dati ricavati saranno utilizzati per gli opportuni approfondimenti necessari al fine di porre le Amministrazioni o i singoli operatori economici nella condizione di poter accedere a finanziamenti pubblici.
Alcuni dati:
cinquemila sono gli scarichi idrici incontrollati di natura civile stimati in ambito provinciale;
7 sono i comuni interessati;
1000 gli scarichi che saranno coinvolti;
250 sono i litri di acqua che una persona mediamente consuma giornalmente;
35 sono i litri di acqua che una persona mediamente consuma giornalmente per servizi igienici;
91.250 sono i litri di acqua che una persona mediamente consuma annualmente
12.775 sono i litri di acqua che una persona mediamente consuma annualmente per i servizi igienici;
14 sono i giovani laureati che realizzeranno il progetto.
12 sono i mesi nei quali il progetto si dovrà concludere.
Partecipanti all'incontro con la stampa:
Ance La Spezia: Mario Gerini - Vice Presidente; Paolo Faconti - Direttore.
Comune di Arcola: Enrico Fontana – Vice Sindaco
Comune di Castelnuovo Magra: Francesco Marchese - Assessore
Comune di Follo: Kristopher Casati – Ass.re Ambiente e Protezione Civile
Comune di Lerici: Marco Russo – Ass.re Lavori Pubblici
Comune di Ortonovo: Diego Nespolo – Ass.re Sicurezza Urbana, bilancio e attività produttive
comune di Sarzana: Massimo Baudone – Ass.re Urbanistica e Lavori Pubblici
Comune di Vezzano Ligure: Massimo Bertoni – Assessore Ambiente
Marco Ratti – Ufficio Ambiente