A parlare per la prima volta in città di questo nuovissimo sport è stato il giornalista Pierangelo Caiti che con grande curiosità approfondì ogni aspetto.
A svelare qualche segreto adesso è lo spezzino Andrea Cargioli, coach del gruppo Sub Ospedale della Spezia: "Quello che va sviluppato prima di tutto è il gioco di squadra perché in questo sport, più che in altri, conta l'affiatamento col gruppo quando ti devi immergere per andare a colpire il disco. Caratteristiche indispensabili sono la grande attenzione e la massima concentrazione, miste ad una buona capacità di stare in apnea. Il gioco si disputa con costume, maschera, boccaglio, pinne e mazza che deve essere inferiore ai 30 cm. Come nell'Hockey in superficie, l'obiettivo finale è quello di tirare in porta e segnare. Particolarità dell'Hockey subacqueo è, però, l'assenza della figura del portiere, sostituito da un estremo difensore, detto full back, posizionato come ultimo giocatore con grande capacità di leggere il gioco".
Visibilmente emozionato per l'encomio ricevuto, il giovane campione italiano Nicola Cargioli ha dichiarato: "Tutto è iniziato come un gioco, dopo il campionato della serie cadetta. Ad un certo punto, però, abbiamo capito che il sogno poteva trasformarsi in realtà e ci siamo impegnati al massimo per ottenere lo scudetto dell'Hockey subacqueo".
Qui di seguito si riporta il testo dell'Encomio: "A nome dell'Amministrazione Comunale desidero congratularmi per gli alti meriti raggiunti nell'attività sportiva".
"Si tratta di un risultato importante – ha affermato l'Assessore Patrizia Saccone – che dà prestigio alla Città della Spezia e che trasmette a tutta la comunità un messaggio di alto significato, come alti sono i valori più autentici dello sport, lo spirito di amicizia, la lealtà e la fratellanza, il rispetto, la fatica e il sacrificio. Grazie ancora per questo bel risultato che costituisce motivo di orgoglio per la città tutta."