L'accordo -afferma Orlandi- è utile ed opportuno per le attività di vigilanza sulla filiera dei prodotti della pesca in tutte le sue articolazioni. Il miglioramento delle iniziative di collaborazione programmata tra enti pubblici consente poi di condividere i piani e le attività di controllo che sono esercitate nell'ambito della sicurezza alimentare: tracciabilità dei prodotti e lotta alle parassitosi ittiche ed alle frodi alimentari (vendita di specie diverse dalle dichiarate, vendita di pesce scongelato). Tale prospettiva favorisce un regime di controllo più efficace: infatti, Asl e Capitaneria potranno scambiarsi dati e informazioni quali anagrafe unità da pesca, anagrafe dipartimentale degli operatori del settore alimentare, banca dati nazionale acquacoltura, dati statistici e le categorie di rischio delle attività alimentari".
Il protocollo, che non comporta oneri economici per le parti, prevede che i controlli congiunti abbiano ca-denza minima mensile e che siano concordati i settori d'intervento, il campo delle verifiche ed il campio-namento di prodotti da sottoporre a specifiche analisi. L'Asl garantirà l'esecuzione del controllo igienico-sanitario dei prodotti ittici posti in sequestro dalla Capitaneria di Porto nell'ambito dei controlli sulla pesca illegale e, qualora le verifiche diano esito favorevole, i prodotti saranno devoluti a scopi benefici ad organizzazioni non lucrative. La Capitaneria di Porto invece assicurerà il necessario supporto nella pianificazione delle attività di controllo sui pescherecci, nei punti di sbarco e negli esercizi di commercializzazione. I due enti si impegnano infine a programmare attività congiunte di informazione e formazione per il personale dipendente, al fine di accrescere le reciproche conoscenze tecnico-scientifiche e normative.
Il Direttore Amministrativo Renata Canini esprime apprezzamento ed afferma: "Questa iniziativa di collaborazione con la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera della Spezia consente di razionalizzare le risorse disponibili, evitando duplicazioni e sovrapposizioni nelle attività di controllo, riducendo nel contempo il peso degli interventi sulle imprese coinvolte nelle verifiche, senza però diminuire il livello delle garanzie offerte ai cittadini consumatori di prodotti ittici".