"Questo ripristino dell'orario - proseguono da Palazzo Civico - passa da una promessa fatta dal Sindaco ad inizio della Primavera per la quale, purtroppo, non è stato possibile dare seguito se non solo a distanza di due mesi. Questo ritardo ha determinato l'agitazione sindacale dei giorni scorsi, rientrata a seguito dell'impegno del Sindaco a chiarire le condizioni in cui si trova la società e le prospettive future. La chiarezza ha determinato la scelta dei lavoratori di rientrare dallo sciopero e riconoscere come il futuro della società dipenda soprattutto da loro stessi. Non svolgendo un'attività che possa essere considerata quale servizio pubblico essenziale, la società era già destinata ad un percorso quanto meno di cessione parziale delle quote ed apertura alla concorrenza di mercato, poi, avendo registrato tre bilanci negativi consecutivi, tale decisione non poteva che essere la cessione totale delle quote così come deliberato dall'Amministrazione comunale".
Una cessione che, secondo l'amministrazione, non deve essere consderata come qualcosa di negativo, ma come una opportunità: "La cessione offre ai lavoratori maggiori garanzie di sicurezza perché l'ingresso di una nuova proprietà potrà costituire un nuovo sviluppo e prospettive migliori. Abbiamo proposto ai lavoratori di tornare alle 40 ore settimanali il primo di luglio, cosicché il nuovo proprietario non metta in dubbio il carico orario e possano partire tutti con le maggiori garanzie".
"Il messaggio è chiaro - concludono gli amministratori amegliesi - i lavoratori credono nella società e si sono impegnati, riconoscendo gli sforzi fatti dall'Amministrazione e da loro stessi, a presentarsi come il maggiore valore della società al nuovo acquirente, in termini di professionalità, esperienza e collaborazione. L'Amministratore per parte sua ha deciso di ripristinare l'orario di lavoro proprio per premiare e promuovere questo spirito. Il Sindaco ha così rispettato la promessa fatta di ripristinare le ore e che era stata congelata in attesa della liquidità bancaria arrivata con un mese di ritardo, e che consente comunque di recuperare l'orario di lavoro antecedente l'emersione della crisi. Inoltre il Sindaco ha ribadito come già disposto nella delibera di cessione della Società del 20 aprile, il massimo impegno per garantire un futuro ai lavoratori attualmente impiegati, coinvolgendo direttamente il sindacato".
Sindacato che, per bocca del segretario Filcams CGIL La Spezia Luca Comiti, esprime la propria soddisfazione, ma non nasconde che i timori restano:
"Siamo soddisfatti dell'accordo raggiunto grazie alle tre giornate di mobilitazione che sono costate un grande sacrificio ai lavoratori. Continuiamo, comunque, ad essere preoccupati per il futuro non conoscendo ancora la nuova proprietà, ma chiunque si farà avanti deve sapere che le condizioni dei lavoratori dovranno essere salvaguardate. Non ci dimentichiamo che gli stessi lavoratori devono ancora avere due tredicesime e una quattordicesima, e su questo punto continueremo l'interlocuzione con l'amministrazione".