La delegazione della Uil di Genova e della Liguria ha aderito all'iniziativa di Palermo per celebrare le origini dell'otto marzo e per ricordare che le conquiste delle lavoratrici e dei lavoratori non vanno disperse. Pier Angelo, Massa, segretario generale Uil Genova e Liguria, Nadia Maggiani, segretario generale della Camera territoriale della Spezia, Salvatore Balestrino, segretario generale Uiltec Liguria, Alba Lizzambri, segretario confederale Uil Genova e Liguria, Edoardo Pastorino, segretario regionale Uiltec Liguria, Barbara Cristoni, Cantieri San Lorenzo, Giada Campus, componente del Coordinamento nazionale Pari opportunità hanno preso parte all'iniziativa siciliana, organizzata da Paolo Pirani, segretario generale Uiltec, alla presenza di Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil.
Illustri gli ospiti dell'iniziativa pubblica: dalla Vice presidente del Senato, Valeria Fedeli al sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Preziose le testimonianze delle lavoratrici dei vari settori e toccante lo studio di Ester Rizzo che con il suo lavoro di ricerca è andata oltre l'otto marzo, dando dignità e cuore alle lavoratrici tessili che persero la vita nell'incendio della Triangle Waist Company. Valeria Fedeli, Vice presidente del Senato, si è soffermata sulle discriminazioni verso le donne lavoratrici e sull'importanza dell'azione collettiva del sindacato.
Significative le parole di Orlando: "Ora che la mafia non governa più Palermo – ha detto il sindaco - finalmente siamo stati invasi dai migranti". Leoluca Orlando ha infatti fatto un parallelo importante sull'emigrazione di ieri (quella italiana) e l'immigrazione di oggi elogiando il libro "Camicette Bianche", nel quale si ricostruisce la vita delle lavoratrici siciliane morte tragicamente a New York, e il film di Tornatore "Fuocoammare".
"Toccante esperienza al Real Teatro Santa Cecilia – dichiara Pier Angelo Massa, segretario generale della Uil di Genova e della Liguria - Ester Rizzo autrice di Camicette bianche ci ha riportato alle nostre origini e ci ha ricordato quanto sia importante non cedere agli stereotipi del nostro tempo perché dietro ad ogni nome, dietro a ogni caduto sul lavoro, c'è la storia di una persona".