Su proposta dello Stato Italiano, il sito "Porto Venere, Cinque Terre e isole, Palmaria, Tino e Tinetto" è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1997, in quanto la comunità internazionale, attraverso il Comitato del Patrimoino Mondiale, ha riconosciuto che "La Riviera Ligure di Levante tra le Cinque Terre e Portovenere è un sito culturale di valore eccezionale, che rappresenta l'armoniosa interazione tra le persone e la natura per produrre un paesaggio di eccezionale qualità scenica, e che rappresenta uno stile di vita tradizionale che esiste da più di mille anni e continua a svolgere un ruolo socio-economico importante nella vita della comunità".
L'iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale porta prestigio e visibilità – i siti UNESCO, infatti, sono in tutto il mondo riconosciuti per la loro eccellenza - ma comporta anche la responsabilità di salvaguardarne i valori per la loro trasmissione alle generazioni future, attraverso misure di protezione e di gestione adeguate e strategie di sviluppo sostenibili e compatibili con i valori del sito. Per garantire il raggiungimento di questi obiettivi, il Comitato del Patrimonio Mondiale richiede che sia messo a punto un sistema di gestione (e di un piano).
A questo fine nel 2007 è stata siglata un'intesa interistituzionale tra Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Liguria, Parco Nazionale delle Cinque Terre e Parco Naturale Regionale di Porto Venere, mentre nel 2014 è stata siglata una convenzione tra Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Liguria e FILSE s.p.a. (Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico della Regione Liguria) per la redazione del Piano di Gestione del sito UNESCO "Porto Venere, Cinque Terre e isole, Palmaria, Tino e Tinetto".
Il Piano di Gestione di un sito UNESCO si fonda su una visione per il futuro del sito condivisa e a lungo termine e delinea azioni e priorità per darvi attuazione. Il Piano quindi ha bisogno di un percorso di consultazione e concertazione tra gli enti interessati e le comunità locali che, attraverso le proprie rappresentanze (municipalità, associazioni, cittadini...), in varie forme e momenti sono coinvolti nella definizione del sistema di gestione e delle priorità di azione.