Il fondo, assieme a risorse nazionali, viene utilizzato per cofinanziare progetti di crescita, sviluppo e innovazione della pesca italiana. Ciascun Paese deve predisporre un programma che indichi le modalità di utilizzo delle risorse assegnate.
Una notizia accolta con estremo interesse dal Coldiretti Impresa Pesca Liguria. "Le priorità del FEAMP - spiega la responsabile regionale Daniela Borriello - sono la promozione della pesca e dell'acquacoltura sostenibili sotto il profilo ambientale, efficienti in termini di risorse, innovative e competitive, la promozione della politica comune della pesca, l'aumento dell'occupazione e la coesione territoriale, favorire la commercializzazione e la trasformazione, favorire l'attuazione della politica marittima integrata".
La volontà, come piegato dal ministro Maurizio Martina, è mettere in azione subito gli strumenti del nuovo Feamp per dare risorse e strumenti concreti ai pescatori italiani. Le risorse a disposizione sono importanti e il primo obiettivo è tutelare il reddito di chi vive di questa attività. Allo stesso tempo l'Italia punterà sulle politiche sostenibili, per tutelare la biodiversità e l'integrità dei nostri mari.
L'approvazione del piano da parte della Commissione europea è un fatto di rilevanza assoluta. Adesso l'Italia, tra risorse comunitarie e nazionali, ha a disposizione un miliardo di euro per promuovere i settori della pesca e dell'acquacoltura.
"Investiremo nell'innovazione, nell'adeguamento tecnologico, nella diversificazione delle economie locali, per promuovere l'occupazione e il ricambio generazionale e per consentire ai nostri operatori di affrontare con adeguati mezzi e organizzazioni un mercato di livello internazionale senza perdere le nostre tradizioni", ha dichiarato il sottosegretario con delega alla pesca Giuseppe Castiglione, che ha ribadito come il ministero punti a "portare la pesca italiana verso migliori soluzioni reddituali, sviluppare l'acquacoltura, la piccola pesca artigianale, la politica di sviluppo locale di tipo partecipativo con i gruppi di azione locale costiera".