Presso la sala polifunzionale "Rino Capellazzi" del C.S. "Bruno Ferdeghini" è il Direttore Sportivo dello Spezia Calcio, Igor Budan, a presentarsi davanti alla stampa, analizzando il momento della squadra, a partire dalla caduta delle Aquile al "Manuzzi": "Perdere non è mai bello, ma alla fine dei conti il risultato con cui si cede agli avversari non cambia la sostanza, dato che i punti raccolti sono sempre zero, indipendentemente dal fatto che si tratti di un risultato rotondo o di una sconfitta arrivata al 94'.
Sinceramente ho digerito più facilmente la sconfitta di Cesena piuttosto che quella di Bari, perchè al "San Nicola" stavamo conducendo l'incontro ed eravamo forti della superiorità numerica, mentre al "Manuzzi" la gara era aperta e poi una volta in 10, tutto si è complicato terribilmente.
Non intendo fissarmi troppo su quanto accaduto in Romagna, bisogna essere consci che la gara di lunedì rappresenta soltanto un passo falso che può capitare durante una lunga maratona, l'importante è sapersi riprendere subito e non perdere altro terreno; non bisogna esaltarsi troppo dopo un successo ed allo stesso tempo non bisogna mettersi a piangere dopo una sconfitta.
Al "Manuzzi" abbiamo assistito ad una prima frazione ben giocata, nella quale eravamo riusciti ad andare in vantaggio meritatamente, ma quella rete subita a pochi secondi dalla fine dei primi 45' a causa di una nostra disattenzione, ha condizionato il resto dell'incontro, perchè i ragazzi hanno lasciato troppe energie nervose in quell'episodio, mentre il Cesena, che arrivava dalla netta sconfitta di Cagliari, ha trovato nel gol del pari l'elisir che ha consentito agli uomini di Drago di interpretare un secondo tempo arrembante; ad ogni modo ricordiamoci che la classifica ci vede ancora tra le prime della classe e che in Romagna abbiamo perso una battaglia, non di certo la guerra.
Il rigore? Se il contatto è fuori area, non vedo come sia possibile parlare di calcio di rigore e più rivedo le immagini, più sono dispiaciuto perchè, a prescindere dall'espulsione, quell'episodio ha di fatto chiuso la contesa. Certo è che nei secondi 45' abbiamo commesso qualche errore di troppo, infatti sia nell'episodio che ha portato al rigore, sia sull'azione della rete del 2 a 1, non siamo stati attenti, ma ciò servirà da monito per il futuro, in Serie B bisogna rimanere concentrati dal 1' fino al triplice fischio dell'arbitro.
Una sconfitta rotonda dopo sei risultati utili? Non scherziamo, noi giochiamo sempre per vincere, non firmerei mai per un andamento del genere.
A Cesena, diversamente da quanto accade di solito lontano dal "Picco", eravamo riusciti ad esprimerci molto bene fin dalle prime battute, la squadra ha dimostrato di non sentire della tensione dovuta ad una gara importante, un peccato non esser riusciti a continuare sulla stessa linea fino al 90'; noi ci conosciamo bene, conosciamo il nostro valore, non abbiamo paura di nessuno ed i ragazzi non vedono l'ora di scendere nuovamente sul rettangolo verde per riscattarsi.
Gli esterni un problema? Innanzitutto non dimentichiamoci che abbiamo affrontato una squadra importante dove gioca un top player per questa categoria come Ragusa, pertanto Milos ha fatto il massimo, può starci che un calciatore del genere ti metta in difficoltà, ma di certo non si fa un cambio per un cross concesso.
Noi nervosi? Credo che questa squadra sia un esempio dal punto di vista comportamentale, normale che in partite importanti il livello di tensione sia alto, certe situazioni in campo possono capitare, chi ha giocato a calcio lo sa, ma dire che questa è una rosa con problemi comportamentali mi pare assurdo, un esempio chiaro è che Postigo è il nostro primo espulso.
La squadra è arrabbiata, ha voglia di riscatto e questo è un buon segnale, sarebbe un problema se fosse il contrario, ma per fortuna abbiamo a che fare conun gruppo unito e professionale, consapevole degli obiettivi e voglioso di far bene in ogni occasione, pertanto una sconfitta non può di certo pregiudicare quanto di buono fatto fino ad ora.
Il mercato di gennaio? Con il mister c'è un dialogo quotidiano, in modo da non tralasciare nulla e fare le opportune valutazioni, ma per entrambi l'idea è quella di cambiare il meno possibile, anche perchè sulla base delle esperienze passate, le rivoluzioni invernali non pagano e noi vogliamo invece migliorare quanto fatto nella scorsa stagione.
Volpi e la Sampdoria? Non so nulla di più di quanto apprendo dagli organi di informazione, ma sarebbe veramente inadeguato da parte mia indagare al riguardo, dato che ciò rappresenterebbe una mancanza di fiducia e rispetto nei confronti di una Proprietà che ci consente di lavorare nelle migliori condizioni possibili; inoltre non mi è mai parso di leggere di un possibile abbandono dello Spezia da parte di Gabriele Volp, oltre al fatto che recentemente, in televisione, lui ha smentito la possibilità di un suo passaggio sulla sponda blucerchiata".