Insieme ai decreti, l'Azienda ha ricevuto anche l'intimazione di procedere al pagamento delle somme richieste, entro il termine di dieci giorni.
La pretesa dei lavoratori si fonda essenzialmente su alcune sentenze che in passato avevano riconosciuto tale adeguamento ad alcuni dipendenti di altra Società del Gruppo ACAM.
L'Azienda era e resta convinta di poter dimostrare, nelle sedi competenti, anche alla luce dell'evidenza di ulteriori elementi rispetto a quanto avvenuto per altra Azienda del Gruppo, l'infondatezza delle pretese avanzate da tali dipendenti, in quanto basate su un'interpretazione del tutto errata degli accordi contrattuali nazionali.
Al di là di questo, colpisce in primo luogo il fatto che tali pretese vengano avanzate a distanza di quasi vent'anni dalla data in cui il presunto diritto sarebbe sorto.
In secondo luogo, non si può non rimarcare che le modalità scelte da questi dipendenti per far valere le loro ragioni - al di fuori e a prescindere da un pieno e legittimo contraddittorio nelle sedi appropriate ad iniziare da quella del confronto sindacale – non sono utilizzate nemmeno dai fornitori privati che vantano dei crediti nei confronti dell'Azienda. L'Azienda, ritenendo questo comportamento strumentale ed immotivato per la sua gravità, tramite questo comunicato, ritiene giusto mettere a conoscenza la cittadinanza.