Fu un'assemblea attenta, numerosa e partecipata. Da subito emerse tutta la faziosità del bando di gara per l'appalto dei servizi e delle attività della Scuola di Vela, bando frettolosamente redatto e pubblicato solo qualche giorno prima.
Tali e tante le critiche e le perplessità emerse nell'assemblea che il circolo di Lerici di Legambiente si fece carico e chiese ufficialmente il ritiro del bando e una sua riformulazione da parte del Comune di Lerici (socio di maggioranza con il 54,53% della Srl e tot consiglieri nel CdA) che recepisse le indicazioni emerse in assemblea e rappresentasse gli interessi di tutta la comunità (stiamo parlando di un bene pubblico) e non solo quelli di qualche privato imprenditore.
Ancora una volta, purtroppo, Legambiente ha visto lontano! Oggi verifichiamo che i nostri peggiori timori si stanno concretizzando. Anche grazie al rigoroso lavoro di indagine e di controllo del locale Ufficio Marittimo – Guardia Costiera di Lerici (che in questa occasione come in altre si conferma un'eccellente presidio territoriale a tutela della legalità), vengono smascherate le vere intenzioni: quelle di trasformare la Scuola di Vela Santa Teresa in un esclusivo albergo turistico e privatizzando, di fatto, la graziosa e suggestiva baia.
Significativa la situazione dei siti istituzionali: scuolavelesantateresa.it (sito ufficiale) è inattivo da quel dì (il dominio è in vendita al miglior offerente!) , il corrispondente scuolavelasantateresa.com è in stato di abbandono. Molto attivo e aggiornato invece il sito aboutitalyholiday.com dove tra i partners il comune di Lerici non è neanche citato (magari qualcuno nel CdA potrebbe evidenziare l'inadempienza al punto 9.1 del contratto (la scomparsa del marchio "Scuola di Vela Santa Teresa Srl" ) o al punto 12.1 (partecipazione ad attività concorrenti), ma chi c'è nel CdA?) . Altre attività promozionali? Nessuna! (punto 3.2 del contratto prevede che ... l'appaltatore si impegna ad effettuare un adeguato programma di marketing sull'attività della scuola di vela ...) (ma c'è ancora la scuola di vela?)
(Nel bando di gara vengono assegnati ben 10 punti alle attività promozionali inerenti il territorio di Lerici e del Golfo dei Poeti!)
Sulla trasformazione delle camerate in piccole stanze il punto 5.4 del contratto di appalto cita testualmente:
È fatto divieto all'appaltatore di procedere ad addizioni, modificazioni, migliorie o trasformazioni dei beni affidati, senza il preventivo consenso scritto del committente.
Ci si domanda: il Committente ha dato il consenso? (oppure: si è accorto di avere dato il consenso?) (oppure: non gli hanno detto niente e hanno fatto le cose di nascosto?) Mah!
In ogni caso ci si chiede: ma questo benedetto comune, dove le zone di maggior pregio ambientale e paesagistico sono declassate a case sparse, dove l'impianto fognario scarica il troppo pieno direttamente in mare (passando dalla spiaggia), dove importanti aree non sono fruibili perché inquinate o devastate da fallimentari interventi edificatori, dove i castelli, vanto e simbolo del luogo, sono inaccessibili aveva proprio bisogno di essere anche privata di una risorsa così importante, identitaria e strategica come la Scuola di Vela ?