Nel posticipo dell'ottavo turno di campionato, le Aquile di Nenad Bjelica sono attese al "Dino Manuzzi" di Cesena, dove ad attenderle ci saranno i romagnoli guidati dall'ex tecnico pitagorico Massimo Drago, formazione reduce dalla caduta di Cagliari, ma che rimane comunque tra le favorite del torneo, distante un solo punto proprio dallo Spezia, che precede Cascione e compagni di una sola lunghezza.
Un big match dunque che metterà di fronte Tirreno ed Adriatico, Aquile e Cavallucci, il bianco puro dello Spezia con quello affiancato al nero del Cesena, una piazza che sogna la Serie A con una che la conosce bene e vuole tornarci al più presto, insomma, due squadre distanti e differenti per tradizione, accomunate però dalla stessa fame di successi e che nel monday night faranno tutto il possibile per provare a vincere la "battaglia", anche se il cammino per entrambe è ancora lungo ed una caduta all'8a giornata non sarebbe di certo letale.
Ad attendere lo Spezia al "Manuzzi" ci sarà un Cesena che fino a questo momento ha segnato e subito gli stessi gol delle Aquile e che può contare su armi offensive come Ragusa, Ciano, Djuric e Garritano, ma attenzione anche al giovanissimi Sensi in mezzo al campo, un classe '95 che sta facendo vedere ottime cose. Indipendentemente dagli interpreti, il tecnico romagnolo dovrebbe confermare il 4-3-3 visto fino a questo momento, in modo da mettere in mostra la rapidità e la fantasia dei propri uomini migliori, ma attenzione anche alle palle inattive, infatti il Cesena è tra le migliori del campionato, avendo realizzato 4 reti nei primi sette turni.
I destini di Spezia e Cesena si sono incrociati già in 23 occasioni nel corso della storia ed il risultato ad oggi è di assoluta parità, con sei affermazioni per parte ed undici pareggi, anche se l'ultima vittoria cesenate risale alla stagione 2006-2007, mentre gli aquilotti hanno esultato nei due incontri della stagione 2013-2014, con Catellani decisivo nel match d'andata grazie al primo sigillo in maglia bianca. E' invece il successo ottenuto nella gara di ritorno della stagione '13/'14 ad aver interrotto un vero e proprio tabù, infatti prima di quell'importante affermazione firmata Giannetti-Bellomo, le Aquile non avevano mai trovato i tre punti in Romagna, venendo sconfitti in quattro occasioni e pareggiando nelle restanti sei.