Il ritiro? Posso soltanto complimentarmi con la squadra per quanto fatto nelle prime tre settimane di lavoro. Chi faceva già parte di questo gruppo, conosce già la nostra filosofia di gioco e le modalità di lavoro, quindi è anche più facile per i nuovi adeguarsi ed entrare subito dentro la nostra realtà. Nella passata stagione fu necessario del tempo per conoscersi, ora è tutto diverso, ma questo non significa che poter abbassare l'asticella, bensì dobbiamo sempre rimanere concentrati ed allenarci ogni volta con il massimo impegno.
Abbiamo mantenuto quanto avevamo in mente sul finire della scorsa stagione, confermando gran parte della squadra ed inserendo calciatori con caratteristiche ben precise che potessero migliorare una squadra già forte, pertanto possiamo essere molto contenti di quanto fatto fino a questo moemento. La Società, Igor Budan, Damir Miskovic ed il Presidente Grazzini sono molto vicino alla squadra, ed anche da questo punto di vista siamo più avanti rispetto all'inizio della scorsa stagione, perchè è evidente il calore della proprietà; questo è molto importante per noi, uniti siamo più forti, ma è ovvio che alla fine conterà ciò che accadrà sul rettangolo verde.
Il 4-2-3-1 è sicuramente il modulo su cui lavoreremo principalmente, ma bisogna saper essere camaleontici, passare anche al 4-3-3 o magari al 4-4-2; di certo ho una difesa forte con quattro centrali di assoluto livello, cosa che raramente capita in queste categorie, pertanto sono avvantaggiato nel poter schierare una linea a quattro. Calaiò? Non è altissimo, ma è un attaccante che dentro l'area sa essere implacabile, è sempre pericoloso ed è quello che volevamo. Non devo di certo essere io a presentarlo, il suo curriculum parla da solo, ma oltre alle indubbie qualità tecniche, è il suo carattere ad averci convinto, perchè noi guardiamo sempre al bene del gruppo, vogliamo proseguire con uno spogliatoio sano, dove il bene dello Spezia arrivi prima delle ambizioni personali, così come è stato fino ad ora. L'attacco? Con Nenè, Catellani e Rossi abbiamo un attacco duttile e competitivo, potremo variare a seconda delle necessità.
Non credo proprio che nella scorsa stagione gli esterni bassi abbiano rappresentato un problema, perchè Migliore è stato protagonista di una stagione incredibile, mentre De Col e Milos, entrambi '93, hanno fatto veramente una buona stagione.
I nuovi? Non possiamo certo aspettarci che dopo pochi abbiano già assimilato i meccanismi e le metodologie di lavoro, ma sono tutti ragazzi intelligenti ed ambiziosi, lavoreranno sodo e cercheremo di farli entrare integrare quanto prima; i nomi non sono importanti, questo non è uno sport individuale, bisogna essere una squadra, perchè è il gruppo che vince, non il singolo, per questo non abbiamo guardato soltanto alle qualità nella scelta dei ragazzi, bensì abbiamo tenuto in grande considerazione il carattere e le ambizioni.
Il mercato? Con l'imminente arrivo di Terzi, mancano ancora pochissime pedine, vogliamo tre giovani ed un esperto per il centrocampo, vedremo dal Rijeka chi arriverà ed in seguito faremo le valutazioni più adeguate. Radosevic e Misic sono possibilità concrete, ma ci sono 4-5 nomi sia italiani che stranieri che ci interessano e come al solito cercheremo di fare le scelte migliori.
Il nostro obiettivo minimo è ripetere la stagione dello scorso anno, ma siamo ambiziosi, nessuno vuole accontentarsi, pertanto cercheremo di fare ancora meglio, in modo da ripagare la Società per gli sforzi fatti ed i nostri tifosi per l'amore incondizionato e la passione che sanno trasmetterci".
(4 agosto)