La Fondazione, attraverso il finanziamento di progetti di ricerca scientifica e di contratti di formazione specialistica in collaborazione con le Università di Pisa, Genova e Parma, ha perseguito negli ultimi anni due obiettivi principali: portare all'interno degli ospedali locali la cultura universitaria e dotare le strutture ospedaliere di personale umano, intelligenze e competenze messe a disposizione dalle Università per consolidare e migliorare le prestazioni assistenziali in ambito sanitario. Le stesse Università individuano nel nostro territorio un ambito eccellente dove poter sviluppare progetti di ricerca e portare avanti il processo di integrazione tra ricerca scientifica e assistenza sanitaria. Dal 2006 ad oggi, la Fondazione ha investito in studi legati alle patologie più diffuse sul territorio – neurologiche, cardiovascolari, toraciche, tumorali, gastroenteriche – e agli ambiti medici diagnostici, chirurgici, farmacologici e pediatrici un importo pari a circa 2,5 milioni di euro, con complessivamente 50 ricercatori coinvolti.
Al centro della riflessione della giornata del 12 ottobre a Villa Marigola saranno quattro progetti che studiano alcune fra le malattie più comuni della popolazione locale, quali la cardiopatia ischemica, la depressione, l'ictus e le malattie neurodegenerative. Attivati in sinergia con l'ASL 5 Spezzino, prevedono la collaborazione delle Università di Pisa, Genova, Napoli e del CNR. Medici e ricercatori che si sono distinti in queste Università stanno attualmente svolgendo la loro attività nei reparti ospedalieri della Spezia e di Sarzana, contribuendo a potenziare e a qualificare i servizi sanitari locali.
Il convegno sarà aperto dal Presidente della Fondazione Carispezia, Matteo Melley, seguito dal direttore generale dell'ASL 5 Spezzino, Gianfranco Conzi. Ad illustrare lo studio Ansia e depressione come fattori di rischio di sindromi coronariche acute sarà il professor Alberto Balbarini, direttore del Dipartimento Cardio Toracico e Vascolare dell'Università di Pisa, consigliere di Indirizzo della Fondazione, insieme ai suoi collaboratori. Discuteranno del progetto anche Gianfranco Mazzotta, direttore dell'U.O. di Cardiologia dell'ospedale S. Andrea della Spezia, il professor Stefano Pini, professore associato di Psichiatria dell'Università di Pisa e il dottor Daniele Bertoli, direttore dell'U.O. di Cardiologia clinico-riabilitativa dell'ospedale S. Bartolomeo di Sarzana. Scopo di questa ricerca è ottenere dati relativi a quanto e come i disturbi depressivi possono incidere sul decorso e la guarigione di pazienti colpiti da una sindrome coronarica acuta. Lo studio prevede di raggiungere il numero complessivo di 300 pazienti, reclutati nei Centri di Cardiologia degli ospedali di La Spezia, Sarzana e Lucca, entro la fine di gennaio 2013, per dedicarsi poi esclusivamente alle valutazioni di follow-up ed alla parte biologica della ricerca.
Per il progetto Nuove strategie terapeutiche per l'ictus acuto, il dottor Massimo Del Sette, direttore dell'U.O. di Neurologia dell'ospedale S. Andrea, spiegherà l'epidemiologia dell'ictus, l'importanza della diagnosi precoce e le nuove strategie di cura per migliorare l'assistenza ai pazienti con ictus ischemico nella provincia spezzina, dove si registra un'incidenza annua di oltre 800 nuovi casi. Lo studio sta convalidando l'efficacia del ricovero presso Centri Ictus dedicati a tale patologia, consentendo di effettuare importanti passi avanti nella cura di questa grave malattia.
Rita Mariotti, professore associato presso il Dipartimento Cardio Toracico dell'Università di Pisa, illustrerà i risultati della ricerca sulla Gestione dello scompenso cardiaco in Lunigiana, volta a individuare una modalità di "gestione" dei pazienti, che permetta di ottenere i migliori risultati clinici, riducendo gli eventi acuti e le ricadute della malattia e quindi diminuendo il ricorso al ricovero ospedaliero. Lo studio ha consentito di individuare in Lunigiana un numero di pazienti affetti da scompenso cardiaco pari al 5,5% dei
soggetti con 65 o più anni di età. Sono stati oltre 200 i pazienti inseriti nel programma di valutazione e controllo dei sintomi con visite periodiche negli ambulatori dedicati. La ricerca ha messo in evidenza l'importanza di diagnosticare e trattare al meglio i pazienti affetti da scompenso cardiaco, senza necessità di trasferimento dal proprio territorio e per alcuni pazienti dal proprio domicilio, se non in casi previsti e codificati. Il dottor Mario Miccoli, assegnista di ricerca in Statistica medica presso l'Università di Pisa, discuterà le ricadute economiche di questo progetto.
Infine, il dottor Andrea Ciarmiello, direttore dell'U.O. di Medicina Nucleare dell'Ospedale S. Andrea della Spezia, presenterà un nuovo progetto multicentrico che si prefigge di studiare le metodologie utili a riconoscere precocemente l'insorgenza della demenza nei soggetti anziani. Il progetto, finanziato nell'ambito dei programmi di ricerca del Ministero della Salute, ha come capofila l'ASL 5 Spezzino, e si realizzerà grazie alla collaborazione del dottor Massimo Del Sette e di unità operative esterne alla regione Liguria, quali il CNR e l'Università Federico II di Napoli.
Informazioni: Fondazione Carispezia, tel. 0187 258617 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.