Caro Spezia,
dopo due stagioni ho maturato la decisione di lasciare il mio incarico allo Spezia Calcio per valutare, serenamente, altre opportunità.
Impossibile salutare personalmente tutti, ho quindi deciso di affidare a questa missiva poche parole per ringraziare chi mi ha permesso di operare in questo club.
Doveroso iniziare con la Proprietà che ha scommesso sulla mia persona e che mi ha consentito di lavorare puntando ad obbiettivi, non solo sportivi ma anche aziendali.
Gabriele Volpi e Damir Miskovic sono stati umanamente splendidi nei miei confronti, concedendomi di operare e plasmare una struttura giovane, forte, competente, rispettata e soprattutto innamorata dei colori bianchi!
Grazie a voi di avermi dato l'opportunità di "inventare" Follo, di raddoppiare l'area tecnica del C.S. 'Ferdeghini' e di iniziare un percorso atto a strutturare la società nelle sue cinque aree vitali (tecnica, organizzativa, amministrativa, comunicazione e non ultima commerciale).
I ringraziamenti li estendo ai due vicepresidenti Angiolino Barreca e Andrea Corradino, sempre presenti, e principalmente a tutti i colleghi (dai custodi agli impiegati, dagli autisti ai tecnici...tutti, incondizionatamente!); loro che hanno sopportato le mie email delle 7 del mattino, come quelle inviate in tarda notte o durante i pochi giorni di vacanza...ma il calcio è presenza costante, 7 giorni su 7....
La squadra "fuori dal campo", che opera quotidianamente a supporto della società, rappresenta un patrimonio dello Spezia Calcio e spero che le mie raccomandazioni in termini di correttezza, di educazione e di rispetto dei ruoli (in campo e fuori) siano ulteriormente consolidate in futuro.
Un mio pensiero va inoltre al settore giovanile, valore aggiunto di questo club. Dirigenti, tecnici e collaboratori tutti, si sono resi protagonisti di una meravigliosa crescita professionale e tecnica, frutto principalmente della lungimiranza della proprietà che ha voluto, in queste stagioni, investire in strutture e risorse umane. Il percorso è quello giusto, quello vincente che mira ad un calcio sostenibile, non solo a parole ma nei fatti.
Ho maturato a marzo di quest'anno la mia decisione di lasciare questa realtà, indipendentemente dalla categoria, perché le scelte vanno ponderate e decise per tempo e per consentire, al tempo stesso, alla proprietà le giuste riflessioni su come proseguire.
Ho detto grazie a tante persone, lo debbo anche a chi mi ha sopportato, non solo sul lavoro ma anche fuori dalla sede, persone che si sono dimostrate, anche col simpatico e autocritico mugugno ligure, amici veri.
Non dimentico tifosi e giornalisti, a volte con idee in contrapposizione rispetto alle mie, a volte al mio fianco; ruoli e pensieri differenti, ma il tempo è sempre galantuomo nei rapporti professionali come nella vita quotidiana.
Consentitemi un'ultima riflessione sul 26 maggio...
Al termine della gara contro l'Avellino, i dirigenti, lo staff tecnico ed i calciatori, si sono abbracciati in un grande silenzio all'interno dello spogliatoio ma le parole di Damir Miskovic hanno ridato fiducia ad un ambiente che aveva appena perso qualcosa che sentiva suo. Questo deve tranquillizzare la piazza su un futuro che, sono certo, porterà lo Spezia Calcio a crescere ulteriormente!
Il giorno dopo la gara playoff ho scritto un'email a tutti i colleghi ricordando che "non ci si allena mai abbastanza alla sconfitta", ma chi sa perdere apprezzerà ancora di più le vittorie future!
Grazie Spezia e andemo Aquile!