"Oggi parlare di calcio mi sembra superfluo, perchè una società come lo Spezia, che si comporta sempre con la massima corretteza e che investe tanto, non si merita una direzione di gara come quella odierna. Episodi dubbi? Nessun dubbio sugli episodi incriminati, soltanto certezze. Serve più attenzione, bisogna capire che nel calcio viene investito tanto denaro, non solo dallo Spezia, e che certe situazioni non possono essere analizzate con superficialità e leggerezza, ma evidentemente da parte di qualcuno l'attenzione necessaria non c'è. Gli episodi che nella prima frazione hanno penalizzato lo Spezia rendono impossibile parlare di calcio giocato. Sia ben chiaro che il Crotone è una buonissima squadra guidata da un ottimo allenatore, però oggi non c'è proprio stata partita, perchè le decisioni del direttore di gara hanno pesato enormemente sull'andamento del match; il signor Pezzuto è stato protagonista di una partita a sé, a partire dal 1', quando non ha nemmeno ammonito Stoian per la durissima entrata su De Las Cuevas, per non parlare poi del rigore non dato per il fallo ai danni di Migliore, che doveva valere il secondo giallo per il loro capitano, invece a finire inspiegabilmente sul taccuino del direttore di gara è stato Francesco, ammonito poi nuovamente dopo nemmeno un minuto. Ripeto, tutte le società investono, ma arbitraggi del genere non possono esistere e chi ha ancora dubbi al riguardo è meglio che riveda la direzione di questa sera; la partita di oggi è stata rovinata dalla direzione arbitrale ed in due episodi che potevano decidere questo incontro, abbiamo riportato anche sanzioni pesanti che si ripercuoteranno sul prossimo incontro, dato che non avremo ne Migliore ne Catellani. Non credo assolutamente ci sia malafede, questo è importante, ma ci vuole più attenzione e rispetto nei confronti della società, di tutte le società. Purtroppo non è la prima volta che ci troviamo di fronte a decisioni che decidono l'incontro, il nostro tecnico ha già pagato più di una volta, oggi ho deciso di parlare io a nome della società e della squadra, i ragazzi devono pensare al calcio giocato, ed oggi non è possibile parlarne".