Allontanato dal direttore di gara al 38' del primo tempo senza apparenti motivazioni, al termine della sfida esterna contro il Carpi (0-0) il tecnico aquilotto Nenad Bjelica esprime tutta la propria delusione per l'accaduto, analizzando poi l'incontro nel quale le sue Aquile hanno bloccato sul pari la capolista Carpi:
"Per quanto riguarda l'espulsione dovete chiedere al direttore di gara, perchè io sinceramente non ho detto nulla, ma ormai evidentemente mi allontanano preventivamente; nella scorsa espulsione, ebbi la colpa di aver semplicemente chiesto chiarimenti con educazione, mentre oggi non ho neanche aperto bocca ed anzi, nei 30' iniziali non ho fatto altro che tranquillizzare tutti i componenti della panchina, pertanto sono davvero curioso di sapere cosa verrà scritto nel referto. Io credo che il calcio debba essere vissuto con emozioni, io non sono un oggetto inanimato, sono un uomo che vive le sue emozioni e voglio che anche i miei calciatori siano così, ma in questo momento sembra che tutto quello che facciamo debba essere punito. Venendo alla partita, credo che alla fine il pareggio sia il risultato più giusto, perchè comunque Chichizola ha parato un rigore, ma anche oggi non siamo stati dominati dal Carpi, così come nelle ultime uscite i nostri avversari non avevano mai preso in mano le redini dell'incontro, ma in questa fase sappiamo che il gioco non è negativo, bensì lo sono i risultati e speriamo presto di invertire questo andamento; oggi comunque abbiamo fatto una buona gara, soffrendo al punto giusto contro un Carpi che è pur sempre la capolista incontrastata di questo campionato, pertanto dobbiamo ripartire da questo punto per ritrovare fiducia e risultati. Abbiamo fatto un solo cambio ed è una decisione di Poms che io rispetto, anche perchè Acampora, entrato a gara in corso, oggi non è riuscito a portare sul rettangolo verde quello che speravamo, ha perso qualche palla di troppo e non è riuscito a dare alla squadra quella freschezza e stabilità; non sempre effettuare delle sostituzioni può essere produttivo, perchè a volte un calciatore stanco, ma già dentro la partita, può fare meglio di un altro che entra dalla panchina, ma che deve entrare nel ritmo del gioco. De Las Cuevas? Ha portato tanta tranquillità e qualità alla nostra squadra, è un giocatore di alto livello, ma veniva da tre settimane senza giocare e con tanti cambiamenti nella sua vita, pertanto era normale calasse alla lunga; è un calciatore che può solamente crescere ed insieme a lui crescerà tutta la squadra. Fatica in zona gol? E' vero, ma siamo sicuri di avere attaccanti pericolosi e con il lavoro torneremo a gonfiare la rete avversaria. Il rigore? Non voglio commentare l'episodio, evidentemente le regole in Italia non sono le stesse dei campionati nei quali ho allenato fino a poco tempo fa, dopo 33 anni di calcio tante cose le sto scoprendo solo ora, perchè altrimenti non mi spiego certe decisioni; dopo le dichiarazioni di Lotito fischiare contro le squadre che sono state nominate può essere molto pericoloso, purtroppo ritengo che tale discorso alla fine si ritorcerà contro le altre 19 squadre che non sono state chiamate in causa, e quasi avrei preferito che fosse tirato in ballo anche il nome dello Spezia (ndr ride). Commercialmente parlando io capisco cosa intendeva dire il Presidente della Lazio, vengo da un campionato dove 6 squadre della massima serie sono di cittadine sotto i 20000 abitanti e queste realtà non hanno appeal sui diritti televisivi, ma io ritengo che se una squadra come il Carpi merita di andare nella massima serie, nessuno deve impedirglielo, è il campo a parlare e nessuno si deve permettere di mettere paletti".