"Sapevamo che a Terni non sarebbe stato facile, loro venivano da una vittoria importante e volevano sbloccarsi in casa, ma pur non avendo vinto abbiamo prolungato la nostra striscia positiva, non prendendo gol e nella prima frazione abbiamo fatto molto bene, anche se non siamo riusciti a segnare, mentre nella seconda frazione la Ternana è venuta fuori, quindi credo che il risultato sia giusto. Ora il pensiero è per il Bologna, una squadra forte che verrà al "Picco" per provare a vincere, ma noi siamo pronti e abbiamo fame di successi, quindi cercheremo di dare tutto il possibile per festeggiare insieme al nostro pubblico. Questo è il mio lavoro, mi sono sempre impegnato ed ogni giorno voglio crescere e migliorare, ho atteso il mio momento ed ho cercato di farmi trovare pronto, ora devo sfruttare questa chance, ma innanzitutto devo ringraziare il mister che mi ha dato la possibilità di giocare. L'Italia ormai è la mia seconda casa, della Croazia mi manca soprattutto la famiglia, ma qui si vive veramente bene, la gente è fantastica ed anche negli spogliatoi si è creato un gruppo eccezionale e non è vero che i ragazzi croati hanno fatto un gruppo a parte, ma al contrario ci siamo subito mescolati senza problemi ed ora siamo veramente affiatati. Nel calcio tutto cambia rapidamente, prima di andare con l'Under 21 alla Spezia non avevo mai giocato ed avevo anche fatto qualche tribuna, dopo, anche con un pò di fortuna, ho avuto l'occasione di scendere in campo e credo di aver fatto buone partite, ma non posso pensare di essere arrivato, bensì devo migliorare sempre, cercando di far meglio gara dopo gara. Secondo me la Serie B è il più difficile campionato dell'Europa, si può perdere contro chiunque, ma questo gruppo ha valori e qualità e se continuiamo a seguire i dettami del nostro mister potremo arrivare lontano e battere chiunque, anche grazie al nostro fantastico pubblico, il vero dodicesimo uomo in campo che ci aiuta ad ottenere risultati positivi ed a superare qualsiasi difficoltà. Io vengo dall'Istria, una zona della Croazia dove metà della popolazione parla anche italiano, siamo molto aperti di mentalità ed in particolare noi delle nuove generazioni siamo ormai cittadini europei, sicuramente anche grazie al turismo che ci ha consentito di crescere a contatto con realtà diverse".