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Acam risponde alle critiche sui conguagli. E tira le orecchie ai consiglieri di Bolano: "Non sanno che è gestito da SAP?" In evidenza

"Con riferimento agli articoli pubblicati in questi giorni sugli organi di stampa spezzini, relativamente al recente conguaglio tariffario idrico, riteniamo doverose alcune precisazioni". Così esordisce l'intervento di Gaudenzio Garavini e Luca Piccioli, rispettivamente ad del gruppo e amministratore unico di Acam Acque. 

"I conguagli tariffari di cui si tratta - proseguono - sono relativi a quelle che l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas ed il Servizio Idrico (AEEGSI) ha definito partite pregresse, cioè situazioni di mancati ricavi per i gestori determinati da tariffa inadeguata  ed  insufficiente,  verificatisi  in  epoca  antecedente  al  1°  gennaio  2012  (introduzione  del  Metodo Tariffario Transitorio – MTT e poi del Metodo Tariffario Idrico – MTI, ad opera della stessa Autorità).

 

Con la delibera n. 643 del 27 dicembre 2013, l'Autorità ha disciplinato la procedura per correggere e recuperare tali pregressi malfunzionamenti del servizio idrico, allora governato dagli Ambiti Territoriali Ottimali e da scelte tariffarie spesso pesantemente condizionate da elementi di discrezionalità "politica".

La delibera 643/13 prescriveva che, entro e non oltre il 30 giugno 2014, gli ATO interessati da tali situazioni pregresse deliberassero il riconoscimento dei mancati ricavi e le modalità di recupero degli stessi sotto forma di conguaglio tariffario.

In data 26 giugno 2014, la Conferenza dei Sindaci dell'ATO Spezzino, applicando la citata delibera dell'AEEGSI, ha deliberato il riconoscimento al gestore prevalente ACAM Acque S.p.A. di mancati ricavi, dovuti a previsioni tariffarie errate, per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011 e ha deliberato altresì le modalità di recupero degli stessi: in particolare, per il 2014 un importo pari alla metà dei mancati ricavi 2009-2011 (circa 3,5 milioni di euro).

E' quindi parziale ed errato sostenere che "l'ok sulla possibilità di addebitare sulle bollette i conguagli l'Autorità l'abbia dato a gennaio 2014": come sopra precisato, la delibera dell'AEEGSI che disciplina la materia è stata emanata a dicembre 2013 ma essa rimandava ad una presa di posizione formale degli Ambiti Territoriali locali, da assumersi entro il 30 giugno 2014, e l'ATO Spezzino ha assunto tale determinazione appunto il 26 giugno di quest'anno.

Certamente sul 2015, sul quale sarà caricata l'altra metà del conguaglio tariffario relativo al recupero dei minori ricavi 2009-2011, ci potrà essere da parte di ACAM Acque quella "spalmatura" sulle bollette dell'anno che gli stessi firmatari del comunicato (qui) auspicano, a vantaggio degli utenti.

In senso più generale, e a rischio di ripetersi perché già più volte sottolineato e ricordato anche sulla stampa, ACAM Acque applica pedissequamente e in modo corretto le normative vigenti; i conguagli intervengono, in un regime tariffario che prevede normativamente il riconoscimento dell'equilibrio tra ricavi, costi ed investimenti, a fronte di mancati introiti determinatisi a motivo di un consumo consuntivato più basso di quello atteso e sul quale era parametrata la tariffa riconosciuta: milioni di euro di minori ricavi dovuti a tariffe deliberate dall'ATO e fondate su previsioni rivelatesi errate, altro che "fantomatici minori consumi"!

Oggi, col nuovo quadro normativo, ciò non può più verificarsi grazie al meccanismo che consente al sistema tariffario vigente di "correggere" in automatico le possibili discrasie previsionali su costi e ricavi; per il periodo precedente all'attuale sistema era indispensabile invece un provvedimento ad hoc, e l'Autorità nazionale lo ha così previsto e disciplinato: l'ATO spezzino lo ha applicato ed il gestore ACAM Acque lo sta eseguendo nella correttezza e nella completa trasparenza..

Nella determinazione del criterio di ripartizione dei mancati ricavi si sono seguite le indicazioni dell'AEEGSI, anch'esse  approvate  dall'ATO,  e  si  è  fornito  sia  in  bolletta  che  sul  sito  internet  al  quale  si  rimanda il maggior numero di informazioni possibili per garantire il massimo della trasparenza.

Il personale di sportello e Call Center di Acam Acque è comunque a disposizione di coloro che avessero necessità di ulteriori approfondimenti - tramite i consueti canali di contatto - per fornire tutte le informazioni necessarie e concordare, qualora l'importo della bolletta fosse particolarmente gravoso per l'utente, una ulteriore rateizzazione dell'importo.

Un'ultima nota "di colore" locale: fra i firmatari del documento risultano in prevalenza consiglieri comunali di Bolano.

Peccato che Bolano sia uno dei 6 Comuni, sui 32 della Provincia, non serviti da ACAM Acque: il servizio idrico integrato a Bolano è gestito dalla società S.A.P. S.p.A..

Potrà forse anche far sorridere il fatto che dei consiglieri comunali ignorino chi gestisca nel loro stesso Comune un servizio pubblico così importante come quello idrico; credo però che la cosa faccia anche riflettere sugli effetti, talvolta persino comici, dell'accanimento che purtroppo ancora persiste nei confronti di un'azienda e di un gruppo che, con la fatica e l'impegno di tutti i suoi lavoratori, comincia finalmente a risollevare la testa ponendosi quindi nelle condizioni di migliorare i propri servizi ai cittadini".

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