Esiste un modo avvicinarsi all'anima di Vernazza e al contempo contribuire alla sua bellezza. Si chiama VolonTurismo, la proposta di turismo attivo e (intelligente) ideata da Save Vernazza, l'Onlus nata all'indomani dell'alluvione del 25 ottobre 2011, con il motto: Rebuilt, Restore, Preserve, ricostruire, restaurare, preservare.
E aggiungerei conoscere, gustare e divertirsi perchè Volonturismo significa darsi appuntamento la mattina presto, armarsi di guanti, forbici e zappe e raggiungere i cian (campi) intorno al borgo per dare una mano dove c'è bisogno. Qualcosa da fare in campagna si trova sempre: la ricostruzione di un muretto a secco danneggiato dal tempo o da un cinghiale; la potatura delle vigne, la pulizia di un sentiero.... Mentre lavori il tempo vola, scandito da racconti e storie che non potrai leggere su nessun libro. Vuoi mettere che soddisfazione asciugarsi il sudore in un angolo inedito di quel paesaggio da cartolina! Tanta fatica merita un premio: il pranzo infatti è a base di lecornie cucinate dalle signore del posto, innaffiate dal vino DOC "a m 0″! Il tutto sapendo che la tua esperienza ha fatto la differenza e che da quel giorno avrai degli amici alle Cinque Terre. Al timone di questo piccolo viaggio nel territorio,due fiori d'acciaio, Ruth Manfredi e Michèle Lilley, americane di origine e in Italia per amore: Ruth, newyorchese con Master in Business Administration alla Wharton School University of Pennsylvania, si occupava di strategie per le banche. Michèle, californiana, era direttore di produzione per cinema e tv.
Save Vernazza collabora con Busabout e TreadRight per promuovere il turismo sostenibile. I numeri del 2013: 314 partecipanti in 36 escursioni; il 96% dei partecipanti ha trovato l'esperienza fantastica. L'Associazione grazie al Volonturismo ha aiutato 16 differenti coltivatori locali. Info e costi sul sito.