Lo ha detto oggi, venerdì 24 ottobre, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa l'intervento di ristrutturazione del depuratore di Lerici (SP) insieme con l'assessore Raffaella Paita, il vicesindaco di Lerici Rodolfo Casanova e l'amministratore unico di Acam Acque Luca Piccioli. La ristrutturazione dell'impianto di depurazione del comune di Lerici in località Camisano, è stata commissionata da Acam per un totale di 5 milioni 378 mila euro, derivanti da fondi statali (1 milione 807 mila euro) e fondi aziendali (3 milioni 571 mila euro). I lavori, iniziati a giugno 2007, si concluderanno alla fine del prossimo novembre.
Il progetto riguarda sia la ristrutturazione generale dell'impianto per adeguarlo alle nuove esigenze che l'ampliamento dell'impianto stesso per adeguarlo a una maggiore potenza richiesta in vista dell'allacciamento di nuovi comparti fognari e in previsione dello sviluppo del territorio. Il depuratore serve, in tutto o in parte, i territori di Ameglia, Arcola, Lerici, Sarzana e Vezzano Ligure. Sono state anche completate le opere per il trattamento di raffinazione delle acque già depurate. Il potenziamento della linea di trattamento permetterà di servire l'equivalente di 60 mila abitanti, rispetto alla portata precedente ai lavori che ne serviva 38 mila 600.
L'opera è in fase di conclusione e ha previsto la costruzione di una nuova sezione di pretrattamento; l'installazione di una sezione di grigliatura fine e un nuovo compattatore-lavatore; una nuova sezione di dissabbiatura e disoleatura aerata; una nuova stazione di pompaggio; due linee di denitrificazione; la ristrutturazione e il potenziamento della sezione di ossidazione/nitrificazione. L'intervento ha realizzato anche la massimizzazione della resa del processo di trasferimento dell'aria e la riduzione del fenomeno dell'aerosol; la costruzione di due nuove sezioni di sedimentazione; una nuova stazione di pompaggio delle acque trattate e un nuovo comparto di disinfezione; una nuova stazione di pompaggio del fango di ricircolo, una nuova sezione di raccolta delle schiume e, infine, la ristrutturazione della sezione di stabilizzazione aerobica dei fanghi.
I lavori prevedono anche la rimozione di porzioni dei vecchi impianti. In più sono state eseguite opere complementari, la costruzione di un locale per compressori, quadri elettrici e generatore di corrente, una nuova viabilità interna, una recinzione perimetrale dell'area per la riduzione dell'impatto sull'ambiente circostante. La complessità e la delicatezza dell'intervento effettuato, oltre al fatto che si è trattato di lavori eseguiti su un impianto in esercizio, hanno comportato la necessità di realizzare l'intervento in lotti, coniugando l'adeguamento e l'ampliamento con la funzionalità a garanzia del servizio pubblico di depurazione. L'operatività è stata conseguita e mantenuta nel tempo con investimenti annuali di circa 700 mila euro.