"La tragedia dello scoppio della polveriera di Falconara, che colpì la popolazione di San Terenzo, Pozzuolo e delle aree circostanti è una ferita sempre aperta nella popolazione; un ricordo indelebile, che a distanza di 92 anni da quel 28 settembre del 1922, è sempre vivo nella nostra comunità". Così il sindaco di Lerici Marco Caluri.
Un bilancio terrificante, di oltre duecento morti, centinaia di feriti, che avvolse il paese in un clima di impotenza e paura e che oltre al tragico tributo di vite umane, coinvolse le abitazioni, gli alberi, la vegetazione. Il paese si ridusse ad un cumulo di macerie. Oltre a San Terenzo e Pozzuolo, le località più martoriate dalla tragedia, soprattutto per la perdita di vite umane, pagarono un prezzo alto anche i borghi di Lerici, Pertusola, Pugliola. E poi Pitelli, che con il contributo ricevuto per la ricostruzione delle case abbattute, preferì costruire le scuole elementari che mancavano nella frazione. In quello straziante scenario di morte e dolore, la solidarietà, a livello locale e nazionale, fu l'unico respiro di vita, di speranza per un nuovo inizio. E infatti lentamente si riprese la vita normale, si ricominciò. Con la collaborazione, l'umanità che nei momenti più duri avvicina le persone, e con la tempra e il coraggio che contraddistingue la nostra popolazione, sempre pronta a rimboccarsi le maniche. Il dramma, il dolore di quella notte, ma anche la forza e la voglia di ricominciare, che emerge proprio nelle situazioni più drammatiche, fanno parte della nostra storia.
"Al Parco di Falconara - prosegue il sindaco - da qualche anno è deposta una targa che ricorda quel tragico avvenimento, un simbolo che intende tenere vivo, anche fra i giovani, il ricordo di centinaia di vittime, il dolore di un intero paese, la sua distruzione, la faticosa e coraggiosa ricostruzione. In proposito ribadisco quanto già affermato in Consiglio Comunale in merito alla nostra piena disponibilità a valutare la possibilità di intitolare una piazza alla vittime. Intanto anche quest'anno, come negli anni passati, l'Amministrazione intende celebrare degnamente il ricordo dello scoppio e, al di là delle polemiche, che credo in queste occasioni non portino a nulla di costruttivo, crediamo che l'occasione più adatta a ricordare le vittime sia quella del 2 novembre, giorno dedicato ai defunti. Un momento che sarà certamente condiviso con la popolazione, che oggi come 92 anni fa, è unita nel ricordo di questa tragedia".