Entrambe le attività sono state condotte in ottima sinergia con gli enti partecipanti, come, nel caso dei coralli bianchi, il Centro Ricerche Ambiente Marino dell'ENEA di S.Teresa ed il Comando Subacquei ed Incursori, impiegando veicoli subacquei di ultima generazione quali il veicolo autonomo Kongsberg Hugin 1000, capace di esplorare fondali marini oltre i 2400 metri di profondità, di Nave Vieste ed ilROV (Remote Operative Vehicle) Pegaso del Gruppo Operativo Subacqueo.
Più volte durane l'anno le Unità del Comando delle Forze di Contromisure Mine e Forze Ausiliarie, in collaborazione con molti altri Comandi militari ed enti Civili, hanno condotto attività di ricerca subacquea, alla scoperta di quei tesori che il mare custodisce e che tutti abbiamo il dovere di tutelare.
Da un lato i relitti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, testimoni di una storia che ha segnato il mondo intero nonché Sacrari inviolabili che proteggono i nostri Eroi, dall' altro i tesori che la natura ci offre e che dobbiamo difendere.
Visti gli ottimi risultati ottenuti la Marina Militare Italiana, grazie alle capacità dual use delle Unità Specialistiche ed all'invidiabile capacità di collaborazione dimostrata, potrà continuare a collaborare per la ricerca e la salvaguardia di questi e molti altri tesori perché non siano più nascosti, ma patrimonio di tutti.